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Un euro in più per il cinema? Anche no!

Da Pkiara

Io amo andare al cinema. Mi piace il buio che ti permette di concentrarti completamente sulla storia raccontata sullo schermo. Mi piace anche e soprattutto non in 3D. Mi piacciono i vecchi cinema, non per forza i multisala. Sono contraria a vedere i film on line e non amo molto vederli nella piccola tv di casa. Però. C'è un però. Col decreto Milleproroghe il governo ha stabilito che dal 1 luglio 2011 ogni spettatore pagherà un euro più (non nei cinema ecclesiastici, ovvio) come contributo speciale che finirà direttamente nelle casse dello stato. Contributo che deve uscire dalle nostre tasche (ma non aumenteremo le tasse, ipse dixit) perché lo Stato non è più in grado di finanziare un'industria così importante. E allora al cinema probabilmente dovrò andarci di meno, grazie anche alla mia situazione di precarial chic.
Basta, però. Non se ne può più. Cercare di affossare la cultura in questo modo, provare a tenere tutti davanti alla tv dove passa Barbara D'Urso non è più concepibile. Forse non si può fare molto, ma almeno possiamo contare quanti siamo a essere in disaccordo. Possiamo farlo dalla pagina Facebook di Best Movie:
http://www.facebook.com/pages/Best-Movie-contro-leuro-in-pi%C3%B9-al-cinema/145660538829986
Forse non servirà a nulla, ma come dice Daniele Silvestri in Kunta Kinte:

 

L'unico miracolo politico riuscito in questo secolo
é avere fatto in modo che gli schiavi si parlassero
si assomigliassero
perché così faceva comodo per il mercato unico e libero.

Però così succede che gli schiavi si conoscono, si riconoscono
magari poi riconoscendosi
succede che gli schiavi si organizzano
e se si contano allora vincono.


 


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