UN FICO SECCO
«Non parlo per il bene di tutti». Queste le parole di Nicole Minetti dopo la serata trascorsa ad Arcore a colloquio con il papi di sempre. Come conseguenza se ne deduce che il sapere o il conoscere come stanno le cose sarebbe un minaccia per tutti noi.
Cosa si saranno detti non ha importanza, quello che ne deduciamo da questo perentorio silenzio, è che con ogni probabilità la Minetti sta ricattando il papi minkia.
Resta ferma nel ruolo, regalatole da Berlusconi, di consigliera regionale della Regione Lombardia a suon di 12.000 euro al mese netti, anche se, a suo dire, la politica è una noia incredibile.
E tace per il bene di tutti, e quel tutti si identifica con Berlusconi
Non è andata alle udienze, che la vedono imputata, insieme a Fede e a Mora, facendo arrabbiare la Boccassini, evidentemente per prendere tempo, per trattare col papi minkia un’uscita a suo favore da questa vicenda. Per questo si sono incontrati ad Arcore.
La testimonianza della Minetti sulla minore età di Ruby e sulla presenza di molte signore a pagamento nella villa di Arcore potrebbe rendere indifendibile la posizione del cavaliere. Se lei invece sta zitta, le speranze di Ghedini di salvare il suo cliente dalla condanna rimarrebbero intatte.
Avere Nicole dalla sua parte è fondamentale per il cavaliere e avere Berlusconi dalla sua parte è fondamentale per il futuro di una donna arrivata troppo presto ad una carica istituzionale importante.
Tuttavia, quest’uomo si ripresenta in politica, convinto che in questo paese ci siano ancora persone disposte a credergli.
Ma pare che ci abbia ripensato.
Ma chi l’ha detto che non si ricandida? Il quotidiano “Libero”, allora non è vero, si ricandida e come. Ed è arrivata pronta, immeditata la smentita da palazzo Grazioli. Sì, si ricandida, gioiscano tutti i cuori infranti e nostalgici, il papi minkia si ricandida!
Sinceramente a me non importa un fico secco, né di lui, né di Nicole, nè della sua corte, né se si candida e neppure se vuole buttarsi a mare.