Riceviamo dall’Ing. Vincenzo Calì e volentieri pubblichiamo.
Il 6 e 9 agosto 1945 Hiroshima e Nagasaki furono distrutte facendo sparire meno di 30 grammi di materia, sfruttando la nota formula E=mc2. Siccome dubito che i nostri amministratori vogliano far saltare in aria la Valle d’Aosta con una bella esplosione nucleare (sono amanti della montagna), devo dedurne che i rifiuti valdostani non potrebbero sparire nel nulla una volta entrati nell’inceneritore-pirogassificatore. Per ogni tonnellata di rifiuti in ingresso, bisognerebbe prevedere almeno 3 quintali di ceneri tossiche da smaltire in discariche (toh!) e centinaia di chilogrammi di materia allo stato gassoso sputata dall’imponente ciminiera, aspirante dominatrice di uno skyline nuovo di zecca. Per sostenere che quei gas sarebbero semplice vapor acqueo ci vorrebbe un fisico bestiale. Ma noi sappiamo, da Lavoisier in poi, che nulla si distrugge. Forse neppure la dignità dei cittadini, invitati a non immischiarsi in faccende che riguardano loro e (soprattutto) i loro figli.