Un frullato per l’estate

Da Ariannarossoni

Con il caldo torrido dell’estate una delle cose più sbagliate da fare è ricorrere a bevande fredde di frigorifero, peggio ancora se zuccherate. Il refrigerio di cui si beneficia è solo temporaneo, ma si dovrà essere pronti a sopportare una sudorazione più intensa come effetto rebound della bibita ghiacciata. Ricordate infatti che il nostro corpo lavora bene a una temperatura corporea ben precisa: il corpo reagirà ad un raffreddamento troppo veloce e marcato cercando di aumentare il calore interno. Si innescherà un perverso meccanismo: bevo bibita ghiacciata – sudo di più – ho sete e ho caldo – bevo di nuovo bibita ghiacciata.
Non dimentichiamo poi che bere qualcosa di molto freddo durante o dopo il pasto può causare un blocco della digestione, con congestione del sangue nello stomaco e conseguente mal di pancia con possibile dissenteria: tutto ciò è ancora più probabile se gustiamo la nostra bevanda fredda in un ambiente ben condizionato, dopo essere passati da 35°C esterni ai 20°C interni per poi uscire nuovamente. Se siete al ristorante, al bar o in un qualsiasi locale è meglio chiedere bevande a temperatura ambiente, o comunque bere bibite molto fredde con calma, sorseggiandole pian piano.

In estate le bevande zuccherate sono controproducenti perché non fanno altro che promuovere la sete. Se a metà pomeriggio pensate che scegliere un ghiacciolo o una granita come merenda sia tutto sommato un buon compromesso tra golosità e freschezza, state sbagliando: in capo a un’ora vi ritroverete alla spasmotica ricerca di acqua fresca e dissetante! Sapevate che un ghiacciolo contiene circa 10-14 cucchiaini di zucchero concentrato, e che una granita anche il doppio…? Di certo non tolgono lo stimolo della sete, anzi!

In estate per trovare qualcosa di veramente rinfrescante basta andare dal fruttivendolo: angurie e meloni da poter mangiare così come sono o da cui ricavare gustosissimi succhi da abbinare a spremuta di limone e basilico pestato, imbottigliare e bere leggermente freschi – ma non ghiacciati.

Oppure… Cosa ne pensate di questo frullato di pesche con latte di mandorle che ci propone oggi Nadia?
Il latte di mandorla che si compra nei cartoni in tetrapak è ahimè molto zuccherato, e molto poco vitale (essendo sterilizzato, il poco di nutrienti delle mandorle sarà andato completamente perso nel processo ad alta temperatura). Provate a farlo da soli: frullate a impulsi un bicchiere di mandorle bianche pelate con un bicchiere di acqua tiepida, quindi aggiungete altri 3-4 bicchieri (dipende da quanto lo volete denso) di acqua sempre tiepida e frullate nuovamente ad alta intensità per qualche secondo. Filtrate il composto attraverso una garza da cucina e bevete nel giro di 2-3 giorni. Il residuo di mandorle che vi rimane può essere usato in impasti dolci (es.biscotti) o salati (es.tortellini ripieni alle mandorle).

Ora che abbiamo il nostro latte di mandorle homemade, passiamo a frullare la nostra merenda!

Per questa ricetta Nadia ha congelato il latte in contenitori per normalissimo ghiaccio: quest’operazione darà più spumosità e freschezza al vostro bicchiere, ed è un espediente da poter sfruttare anche per preparare gustosissimi gelati senza gelatiera (in questo caso, dovrete congelare anche la frutta lavata e fatta a pezzetti).

Frullato di pesche con latte di mandorla

Ingredienti per 2 coppette
2 pesche
12 cubetti di latte di mandorle ghiacciato (sono circa 150 ml di latte di mandorle)
Dolcificante a piacere (facoltativo, se proprio volete io aggiungerei 1 cucchiaio di malto d’orzo)
Mandorle tostate e tritate (facoltativo)

Preparazione
Il giorno prima versate il latte di mandorle nel contenitore dei cubetti di ghiaccio e mettete in freezer; nel caso voleste utilizzare anche le mandorle come decorazione, tostatele e tritatele grossolanamente.
Prendete le pesche e tagliatele a pezzetti, lasciandone 4 fettine di uno spicchio da parte; frullate con qualche goccia di limone per impedirne l’ossidazione. Versate il tutto in un contenitore coperto e metterlo in frigo. Tirate fuori i cubetti di latte alle mandorle e, con un frullatore potente, ridurre a crema (io non avendo un frullatore eccezionale ho frullato ogni singolo cubetto lasciando ovviamente la crema nel bicchierone del frullatore e alla fine ho dato una passata finale alla massima potenza – bisogna comunque fare un po’ di pausa per non surriscaldare le lame). Prendete due coppe da gelato o due bicchieroni da aperitivo e versate la granella delle mandorle sul fondo, aggiungete la crema di latte di mandorle e poi sopra il frullato di pesche tolto dal frigo. Decorare a piacere con due fettine di pesche e della granella di mandorle avanzata.

Adattissimo come merenda o aperitivo analcolico, o per un dopo cena con amici!


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