Quello che mi ha colpito di La Valletta è che tutte le strade portano al mare. Lo intravedi dall’alto delle vie, dall’alto di scalinate che basta scendere per avere un paesaggio diverso.
Della capitale di Malta mi hanno colpito i balconi tipici (gallarijas), così antichi, così romantici. La tradizione araba dice che servissero alle donne per guardare fuori senza essere viste.
Colpiscono le cabine telefoniche rosse tipicamente inglesi, che forse un po’ stonano, ma senza non sarebbe La Valletta con tutta la sua storia.
Mi hanno colpito i suoi paesaggi, e quanto fosse frenetica, con tantissimi turisti di nazionalità diverse in giro alla ricerca dei posti più importanti da visitare, oppure in cerca della via per ritornare indietro, persi nei labirinti delle strade di questa meravigliosa città.
Hai due possibilità per imparare a conoscere La Valletta: puoi scegliere di stilare un itinerario dettagliato dei posti da visitare, oppure perderti e trovare per caso ciò che cercavi.
Io ho scelto la seconda, avevo sicuramente un’idea di ciò che non mi sarei voluta perdere a La Valletta, ma non volevo assolutamente girare con la cartina in mano – sì, lo so… faccio sempre lo stesso errore e poi puntualmente finisco col perdermi – volevo trovarli per caso i posti che mi interessavano, magari chiedendo alle persone del posto, per sentirli parlare e magari scoprire qualcosa di nuovo che, altrimenti, non avrei saputo.
Appena arrivati e scesi dal’autobus il benvenuto ve lo darà la Fontana del Tritone, che ovviamente è la prima foto che scatterete nella vostra escursione a La Valletta. Oltrepassando la porta della città, il City Gate, vi ritroverete subito nel centro di Valletta con la sua Republic Street, piena di negozi e bar dove fermarsi per fare uno spuntino.
Il tour cittadino parte dalla Concattedrale di San Giovanni, situata nel centro storico in Saint John’s Street. Non lasciatevi ingannare dal suo esterno così sobrio, perché all’interno la Cattedrale vi lascerà stupiti con il suo sfarzo di arte barocca e potrete ammirare anche la “Decollazione di San Giovanni Battista” di Caravaggio.
Un’altra tappa da non perdere sono i Giardini Upper Barrakka: ben curati, con il loro porticato, gli alberi, i fiori coloratissimi ed una vista spettacolare dalle balconate, uno spaccato delle Tre Città – Vittoriosa, Senglea, Cospicua – lambite dal mare e del Grand Harbour. Se invece lo sguardo si abbassa, si notano dei cannoni puntati verso le onde.
Valletta Waterfront è invece il lungomare della città, molto caratteristico e romantico, pieno di ristoranti dove poter cenare all’aperto.
Il caldo eccessivo non ci ha permesso di godere delle meraviglie di Valletta, – 30 gradi e il 98 per cento di umidità! – avrei voluto vedere il Valletta Breakwater e il faro, un luogo che mi incuriosisce molto… uno dei tanti motivi per ritornarci.