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Un giorno nella Storia, 22 giugno 1633: Processo a Galileo

Creato il 22 giugno 2013 da Candidonews @Candidonews

un giorno nella storia GALILEO

“Io, Galileo Galilei, che ho creduto che il Sole sia centro del mondo e immobile e che la Terra non sia centro e che si muova, con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li sudetti errori e eresie, contrari alla Santa Chiesa”.

Era il 22 giugno 1633 quando Galileo, per evitare di incorrere nelle pene previste per gli eretici dalla Santa Inquisizione, decise di abiurare le sue concezioni astronomiche.

Lo scienziato fu infatti processato dalla Chiesa Cattolica, tramite il Tribunale della Santa Inquisizione, per aver messo in discussione la teoria vigente del moto dei corpi celesti, ovvero quella geocentrica (dove la  Terra era al centro dell’Universo) propagandando la nuova teoria copernicana eliocentrica (il Sole al centro con i pianeti che girano attorno).

Per evitare la condanna Galilei fu costretto a rinnegare le proprie teorie. Svariati secoli dopo, come al solito, la Scienza dimostrò come fosse sicuramente più corretta la teoria copernicana rispetto a quella aristotelico-tolemaica geocentrica.

Il contesto storico ed i fatti che portarono al Processo:

Mentre si diffondeva in tutta Europa l’eco delle scoperte celesti di Galileo, si faceva sempre più aperto il contrasto con la Chiesa cattolica. Nelle lettere a Benedetto Castelli del 1613 e a Cristina di Lorena del 1615, Galileo rivendicava l’autonomia della scienza dalla fede. Nel dicembre 1614, a Firenze, dal pulpito di Santa Maria Novella, il domenicano Tommaso Caccini denunciò il carattere eretico del sistema copernicano. Il 24 febbraio 1616 la Chiesa di Roma condannò la tesi eliocentrica e il 5 marzo decretò la sospensione dell’opera di Copernico fino a quando non fosse stata corretta. Galileo fu ammonito da Bellarmino ad abbandonare l’ipotesi copernicana. L’elezione nel 1623 di Papa Urbano VIII fece sorgere nuove speranze in Galileo, che si illuse di poter riprendere la battaglia in difesa della nuova astronomia. Queste speranze lo indussero a pubblicare, nel 1632, il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, un’opera scopertamente copernicana. Il Dialogo venne sequestrato e nel gennaio 1633 Galileo fu convocato a Roma dal tribunale dell’Inquisizione. Il processo ebbe termine il 22 giugno 1633 con la condanna al carcere a vita di Galileo, che fu costretto ad abiurare.

Curiosità, Galilei non pronunciò mai la frase ‘E pur si muove‘:

in realtà è stata inventata da Giuseppe Baretti, che aveva ricostruito la vicenda in maniera anticattolica, per il pubblico inglese in un’antologia pubblicata a Londra nel 1757, Italian Library.

Fonti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Processo_a_Galileo_Galilei
https://it.wikipedia.org/wiki/E_pur_si_muove!
http://brunelleschi.imss.fi.it/itinerari/multimediale/ProcessoGalileo.html

 


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