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Un giro con ReNero e poi...mappatura SPORT.

Da Motociclistidatavola
Un giro con ReNero e poi...mappatura SPORT.
Voi sapete che sono un tipo prudente, potrei essere definito un fermone e la cosa non mi toccherebbe. Vado in moto per divertimento, è il mio gioco e come dico sempre “i giochi sono una roba seria, guardate quanto è concentrato un bambino mentre gioca”.Da pochi mesi ho cambiato moto, ho rotto le palle a tutti con racconti, impressioni, foto e addirittura filmati e leggende.Bene, dopo tre giorni di sole oggi ho deciso che tiravo fuori la moto pure io. Averla presa a novembre è stata un po' un'agonia, come se al ristorante ti facessero ordinare per prima cosa il dolce e ti dicessero, ok alla fine di tutto te lo portiamo. E' bello pregustarlo ma un po' tira.Allora oggi sono andato al lavoro in negozio con ReNero e poi mi son fatto un giretto nelle colline cesenati. Poca roba, giusto per sgranchire la moto. Solita mega prudenza, occhio alle curve con molta vegetazione, occhio ai tornanti esposti a nord, attenzione allo sporco lasciato dai trattori, occhio alle strade dissestate. Insomma, l'inverno ha mille mila insidie e bisogna sempre avere prudenza. Quindi moto settata su “touring” e polso dolce. Il piacere di qualche curva, qualche panorama che ti fa ricordare il culo di essere nato dove sei nato, l'aria che pian piano si scalda.Poi capita che percorri un lungo crinale, vallata riminese alla mia destra e vallata cesenate alla mia sinistra. Stupendo, strada dritta, visuale perfetta, manto pulito e nessuno in giro. All'improvviso sento una vocina che mi dice “ripresina?”.Fermo la moto, metto la prima, mollo la frizione e sbaam, in un attimo la moto arriva ovunque, il suono riempie le orecchie come un ruggito, i vestiti si attaccano al corpo e senti il copro avvolto stretto, l'aria fende il collo, spinge lievemente il casco e le spalle, la salivazione cresce un minimo e la strada si stringe. Poche centinaia di metri, quelli che ti permettono di controllare più elementi possibili. Poi ti fermi e stai ridendo. Non sono un amante dei ripresoni, preferisco curve e tornanti a ripresa da semaforo ma questa moto toglie il fiato.Wow penso, figa sta moto. Un giro con ReNero e poi...mappatura SPORT.Poi guardo l'orario e noto una cosa: touring. All'improvviso un pensiero...e se metto sport? Dato che non ho ancora girato con strade asciutte ma sempre in condizioni da “hai proprio una bella voglia di girare con sto tempo” ancora non ho avuto occasione di provare la mappatura sport.Mi guardo attorno come un bambino che trova la Nutella e si accerta che non vi siano adulti in giro mentre un sorriso si tramuta in ghigno.Ditone sul tasto, pressione, pressione, pressione e tasto tenuto premuto. Eccomi in sport.La moto pare sgranchirsi. Avete presente quando siete sul divano, è caldo e vi ricordate del gelato in freezer? Ecco, non saltate giù dal divano, prima vi sgranchite, levate via il torpore. Ecco ReNero fa così, si sgranchisce. Poi penso ancora: no, dai, non così. Rimetto touring e parto, voglio cambiare mappatura mentre vado, mi gasa quando compare la scritta che dice di togliere il gas per cambiare mappatura, mi pare un avvertimento.Quindi cambio e mi fermo. Lo so, sono idiota.Adesso sono lì con tutto il Diavel possibile sotto al culo. Frizione tirata, prima inserita e....gas.Ecco, io non credo sarò mai in grado di frustare una Diavel in modalità sport, non credo sarò mai in grado di portarla in curva mentre lei spara tutto quello che può. Io penso che fra qualche tempo, quando mi sarò abituato alla moto, sarò più “veloce” in touring rispetto a sport. Cioè se mi fate fare due giri di pista il tempo buono lo faccio in touring. Come detto, non sono un fenomeno, mi piace andare in moto e la Diavel non l'ho presa per la potenza smisurata, l'ho presa perchè è una figata di moto da guidare. In fin dei conti vengo da un GS, mica da un missile.Ma torniamo a oggi, sono sul crinale, solo, col sole di lato ma già abbastanza basso, il 14 gennaio non posso pretendere di più. Ci sono 15 gradi, perfetto.Appena dopo la partenza ti rendi conto che il suono cambia, se prima era il ruggito di un leone nel branco adesso è il cazzo di re leone sulla rupe che ristabilisce con un ruggito tutte le gerarchie della savana; gli abiti ti fasciano, tutta la pelle è compressa ma stranamente non ti muovi dalla moto, la moto ti tiene, non ti aggrappi, resti dove sei, la posizione è perfetta ancora una volta. La strada si stringe e ci vuole un attimo prima di riuscire a rallentare tutto, a settare il tuo sguardo, sempre vigile e attento alla nuova velocità. Senti che sorridi mentre le emozioni ti arrivano in pancia e ti costringono a contrarre gli addominali.In quel momento, quando sei a malapena in terza e la velocità non è ancora da criminale la Diavel fa paura. Fa paura perchè senti esattamente che non hai ancora visto tutto, senti che ce ne sarebbe ancora.Attenzione, non parlo della paura di andare in moto, quella sensazione sana che ognuno di noi deve tenere in un piccolo angolo del cervello per non rischiare troppo, quell'amor proprio che divide il motociclista dall'idiota. Non parlo di questo. Andare in sport non ti spaventa per la velocità, per la ripresa, per il gas. Ti spaventa come spaventerebbe essere a cavallo di un drago. Sei su un essere incredibile, potente forte e invincibile. Però è una figata, è molto meglio essere sul drago che non essere a terra, dove il drago passerà.Un giro con ReNero e poi...mappatura SPORT.

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