Un'infarinatura di buone maniere cinesi

Proprio oggi la mia amica Susanna lascerà il suo ufficio veronese per una missione di lavoro a Shenzhen, a pochi passi da Hong Kong. Che invidia saperla là!
 Non si sa mai che un giorno anch’io possa partire per un viaggio in oriente e mi debba confrontare con una cultura così diversa dalla nostra: se gli skyline da cartolina ormai sono simili in tutto il mondo, nei grattacieli vivono (e convivono) culture un sacco diverse tra loro, meglio documentarsi prima di incedere in qualche brutta figura!
In Cina si usa moltissimo presentarsi agli incontri con un dono da consegnare alla dipartita. Immagino però, che Susanna non porterà mai ai suoi partner un regalo composto da quattro pezzi, il suono della pronuncia del numero “quattro”, una sorta di “s” infatti, ricorda vagamente quello della parola “morte”. Un tantino di cattivo gusto!
Sempre ai business meeting bisogna fare molta attenzione ai biglietti da visita che, sebbene a noi incomprensibili (attenzione potrebbero essere stampati su entrambi i lati – cinese/inglese) devono essere esaminati con attenzione prima di infilarli in tasca o tra le pagine dell’agenda. Serve a dare il segnale che si ha un’alta considerazione del vostro interlocutore.
Da quelle parti non esistono smoking ban nei luoghi di lavoro, addirittura, si fa  brutta figura se non si accetta di fumare o bere.
Agli incontri di lavoro è bene sapere anche come stanno ragionando i nostri interlocutori. Noi occidentali in genere ragioniamo per punti, in Cina forse a causa della struttura linguistica si tende a guardare l’insieme delle cose. Lo stesso vale per le regole e le gerarchie, loro sono molto rispettosi proprio a causa di questa visione del lavorare tutti per un bene comune: i Cinesi sanno fare squadra.
Infine a tavola. La cucina è gradita ai più, io impazzireri da quelle parti, anche se ho scoperto che i rumori corporali non vengono affatto inibiti o nascosti, anzi il buffetto di fine pasto è segnale di gradimento. Dovrei ben dissimulare le mie espressioni di disgusto…


Gradisco di più le cerimonie dedicate ai più anziani e all’ospite d’onore: il posto migliore viene al commensale più anziano o al più importante. In genere questo è rivolto verso est o in direzione della porta d’ingresso. Vicino a lui siederanno le persone con maggiore importanza alternadole una a sinistra e una a destra. Sarà sempre il capotavola a iniziare il pasto servendosi per primo.
Ecco un primo assaggio di bon ton cinese. Spero che Susanna ormai veterana della Cina, al suo ritorno ci racconti qualcosa in più!