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Un istante di indicibile bellezza

Creato il 26 gennaio 2011 da Andreapomella

Un istante di indicibile bellezzaSono le nove del mattino. Entro in camera, mio figlio è seduto al centro del letto come un piccolo Buddha. Ha otto mesi e mezzo e ha da poco imparato a cavarsela nella difficile arte dell’equilibrio. Il suo busto flessuoso e grassottello oscilla da una parte all’altra, sembra una florida pianticella battuta dal vento. Davanti a lui ci sono gli specchi delle ante degli armadi, lui è lì che guarda assorto e meravigliato la sua immagine riflessa. Io sono di lato, con le spalle al muro, ho le mani dietro la schiena, una giacca della tuta, i capelli scompigliati, e lo guardo. Guardo questa scena identica a tante altre, quando all’improvviso, in un istante secco e breve, ecco che sento una scossa imperiosa, una scintilla veloce nella testa e nel tempo che mi stordisce. Capisco all’istante che questa immagine, questa situazione che non ha niente di eccezionale (o forse tutto), mi resterà per sempre impressa nella mente. C’è la luce grigia del mattino che incide le pareti, il clamore lontano e indistinto della città, le porte sbattute negli appartamenti del condominio, i passi sulle scale, l’ascensore, decine di rumori familiari che assomigliano alla mia vita dissolta di un tempo. Lui mi guarda con la coppia di dentini inferiori che brillano come due zollette di zucchero. La purezza dei suoi occhi mi infonde il coraggio necessario per spezzare questo incantesimo. Gli oggetti riacquistano l’umiltà del loro colore. Ho la sensazione di aver afferrato per un momento il cuore umido della vita, un istante, una frazione di tempo, di indicibile bellezza.


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