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Un libro a caso?…

Creato il 25 novembre 2011 da Gianpaolotorres

In un libro di ricordi non sapete, a volte ,cosa potete trovare leggendo tra le righe,soprattutto se si tratta di qualcuno che avete conosciuto e di cui vi sorprendete di come abbia avuto anche una parte della sua vita, nascosta ai più.

..Strano,lo conoscevo,compravo da lui, e non avrei mai detto che avesse fatto questo o quello,non me ne aveva mai accennato…

Questo è il bello da scoprire nelle persone,dove l’ambiente è piccolo.

Un libro a caso?…

A  tanti è successo di non conoscere aneddoti di vita dei propri genitori se non attraverso le parole dei loro coetanei che li ricordavano in una maniera totalmente diversa da come li vedevamo noi.

Poi se a casa gli domandavi quanto ci fosse di vero in quello che tu gli avevi riportato,o nicchiavano,o si cavavano d’impiccio per non rispondere.Non tutti hanno voglia di rivangare storie del passato di fronte ai figli,belle o brutte che esse possano sembrare.

Marisa Martinotti,l’autrice, è stata fortunata a raccogliere le informazioni di vita partigiana del papà,che probabilmente ci teneva a farle conoscere non tanto l’aspetto eroico di se stesso,che in famiglia sicuro conoscevano,quanto esaltare quel momento tragico di vita che toccò a tanti giovani come lui che ebbero la forza di sapersi ribellare ad un regime, ai più, inviso.

Vedrete che anche qui la storia inizia con una “trappola” da cui Fulmine,il nome di battaglia del personaggio del libro,riesce a venir fuori solo per propria iniziativa,scavalcando un muro e buttandosi in una roggia piena d’acqua.

Poteva già lasciarci la pelle all’istante,non era insolito che chi tentasse di scappare ai nazi-fascisti venisse rincorso a fucilate.

Certo,poteva anche abbassare la testa,e piegarsi col solito sissignore,ma non volle.

La volontà, come contrapposizione al subire un ordine ingiusto.

U n discorso sempre valido,quanti sapevano..ed hanno taciuto per comodità? Succede ancor oggi tutti i minuti,ti trovi di fronte ad un bivio e non sai che pesci prendere,segui la corrente del qualunquismo o decidi tu per te, cosa sia più opportuno per la tua coscienza?

Marisa Martinotti scrive in uno stile semplice e leggero,è un libretto di cento pagine, che si legge tutto di un fiato in quanto è fatto con perizia. I capitoli son lunghi il giusto,l’argomento trattato è esposto bene,non è truculento,l’ha messo giù in maniera tale da farsi leggere,avvincendo il lettore.

Pare più ad una novella lunga,una storia di famiglia,se volete, senza troppi ricami che farebbero barboso.

Il libro,edito dalle Edizioni Mercurio di Vercelli  si presenta stampato e rilegato con cura.Il prezzo è estremamente contenuto.

Lo trovate in libreria.

Marisa Martinotti,vercellese,è insegnante di materie artistiche ed ha frequentato l’Accademia Albertina di Torino.E’ pure pittrice di talento.


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