Nell’ambito dei suoi sforzi di promozione della geopolitica in Italia, l’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie) lancia, assieme a Fuoco Edizioni, una nuova collana intitolata “Heartland“. Si tratta della prima collana editoriale italiana esplicitamente dedicata alla teoria e alla storia della geopolitica. Diretta da Tiberio Graziani (presidente dell’IsAG e direttore di “Geopolitica”), ha un comitato scientifico d’eccezione composto da Aymeric Chauprade (“Realpolitik.tv”), Emidio Diodato (Università per Stranieri di Perugia), Carlo Jean (Link Campus University), Phil Kelly (Emporia State University), Gianfranco Lizza (Università Sapienza di Roma), Paolo Sellari (Università Sapienza di Roma) e François Thual (Collège Interarmées de Défense).
Scrive Tiberio Graziani nella sua prefazione al primo titolo della Collana:
“Geopolitica” è un termine che sorge nell’ambito della geografia politica accademica nordeuropea a cavallo tra Ottocento e Novecento, portato al clamore delle cronache da Karl Haushofer e condannato a un ostracismo di qualche decennio formalmente da suoi presunti legami con la politica nazista, di fatto dalla difficile conciliabilità di un approccio multidisciplinare e realista alle ideologie deterministe del secondo dopoguerra. Tornata in auge dagli anni ’80 del secolo scorso, la geopolitica scientifico-filosofica, di matrice per lo più realista, si trova stretta tra una geopolitica critica, decostruttivista e postmoderna, e una geopolitica giornalistica, la quale altro non è che cronaca dei fatti internazionali. Se il termine “geopolitica” è oggi molto in voga, spesso è però malinteso e banalizzato in senso giornalistico. La geopolitica scientifico-filosofica non è però scevra di colpe per questa situazione. Essa rimane troppo indefinita (d’altro canto, non ha ancora saputo stabilire se si tratti d’una scienza, d’una filosofia, di un’arte, o di tutte e tre le cose messe assieme), senza definizione e metodi propri e precisi, incapace di vincere la tradizionale diffidenza dell’accademia verso le nuove proposte di discipline. Per contribuire a uscire da quest’impasse l’IsAG avvia, in collaborazione con l’editore Fuoco, la nuova collana Heartland, esplicitamente dedicata alla teoria e alla storia della geopolitica. La speculazione teorica non può infatti prescindere dalla riscoperta dei classici, dal loro accurato esame e da un’attenta riflessione sulle loro tesi e proposte.
“Heartland” è inaugurata con un saggio dedicato alla persona che, seppur indirettamente, dà il nome alla collana: Halford John Mackinder. Il primo titolo è infatti H.J. Mackinder: Dalla geografia alla geopolitica, saggio di Daniele Scalea (direttore generale dell’IsAG e condirettore di “Geopolitica”). Si tratta di una biografia intellettuale che, oltre a ricostruire la vita e l’opera del geografo inglese, ne analizza anche il pensiero. Nel far ciò l’Autore s’avvale, oltre che dell’ampia bibliografia di Mackinder e della letteratura scientifica a lui dedicata, anche dei documenti d’archivio inediti noti come Mackinder Papers e conservati a Oxford, finora utilizzati da pochi studiosi. In 306 pagine è così ritratta sotto tutti gli aspetti la figura di Mackinder, geografo, educatore, esploratore e politico inglese, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento e noto in particolare per essere considerato uno dei padri fondatori della geopolitica. Il saggio è impreziosito da una prefazione del professor Alfredo Canavero (Università degli Studi di Milano) e dall’apparato cartografico curato da Lorenzo Giovannini, l’apprezzato cartografo della rivista Geopolitica.
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