Ci sono autori che hanno la capacità di superare i confini dei generi in cui la critica fumettistica e la stampa di settore provano a inquadrare la nona arte, in una sorta di continua “ricerca di un ordinamento predefinito” comune anche alle altre forme artistiche quali letteratura, pittura, musica e cinema.
Artisti che, con facilità e talento, passano dal produrre opere per il fumetto d’autore al realizzare albi per il fumetto seriale-popolare.
Tale era un maestro italiano che rispondeva al nome di Sergio Toppi, al quale è stato dedicato l’Almanacco dell’Avventura 2013, così come alla stessa categoria appartiene un maestro italiano del fumetto contemporaneo: Paolo Bacilieri.
Autore di graphic novel di successo come Adios Muchachos o la pluripremiata Sweet Salgari, ogni ritorno di Bacilieri in Bonelli è un evento degno di nota. Lo è stato lo scorso anno, con il Romanzo Bonelli Sul Pianeta Perduto e lo è nel 2013 con l’uscita del nono Speciale Dampyr, Gli studenti della Scuola Nera.
Oggi che, con l’uscita di Orfani, la più recente produzione di casa Bonelli per tanti versi rivoluzionaria rispetto agli standard editoriali di via Buonarroti, si parla molto di rinnovamento del linguaggio del fumetto popolare italiano, sarebbe utile ricordare quanto Bacilieri sia stato importante e “di rottura”, a livello di rinnovamento di stilemi grafici, proprio sul mensile Napoleone della Bonelli, alla fine degli anni ’90.
È lecito che molti, aprendo l’albo numero nove della serie sul personaggio creato da Carlo Ambrosini, La lucertola e il serpente, abbiano pensato: «Questo non è un disegnatore Bonelli», con tutto ciò che tale definizione potesse portare con sé. Salvo poi restare affascinati da quelle tavole così lavorate, quasi cesellate nelle campiture e retinature che a tratti rimandavano, anche nelle anatomie, alla stagione d’oro del fumetto underground americano.
Nelle pagine è possibile ammirare una di quelle antitesi efficaci che solo nell’arte sequenziale possono esistere: la morbidezza sinuosa del tratto surreale di Bacilieri che perfettamente si sposa con le atmosfere oscure e spigolose dei mondi notturni di Dampyr.
Boselli crea una storia che si riallaccia ai numeri 33 e 34 della serie regolare, ambientata in Islanda, terra amata dallo sceneggiatore, immersa nell’atmosfere dei miti delle religioni nordiche, tante altre volte scenario dentro il quale si sono mossi Harlan Draka e i suoi compagni. La vicenda si sviluppa sul doppio piano onirico-reale e vede i vari personaggi recitare in una doppia incarnazione; ma questa duplicità narrativa e interpretativa non genera confusione o smarrimento nel lettore.
Bacilieri riesce a piegare la gabbia bonelliana al suo volere: la classica scansione a sei vignette – a volte accorpate tra loro orizzontalmente, altre invece suddivise ulteriormente – per l’artista non è più una costrizione e il suo talento la fa diventare una vera e propria scelta stilistica ed elemento narrativo portante. Lo spazio bianco maggiorato che Bacilieri volutamente lascia tra il bordo fortemente marcato di una vignetta e l’altra contribuisce a aumentare la luminosità della tavola. Si crea così un’altra antitesi perfettamente riuscita tra il non disegno di questi margini allargati e l’intensità delle vignette, piene di campiture finemente intessute nelle ombre come nella resa dei materiali, e dell’aspetto fisico dei personaggi.
In questo periodo che vede la riproposizione di varie opere Bonelli in volumi da libreria, c’è da augurarsi di poter trovare presto un’edizione prestige di uno di questi ultimi lavori seriali di Bacilieri, così che il fumetto popolare d’autore possa diventare fumetto d’autore popolare.
Abbiamo parlato di:
Speciale Dampyr #9
Gli Studenti della Scuola Nera
Mauro Boselli, Paolo Bacilieri
Sergio Bonelli Editore Novembre 2013
176 pagine, brossurato, b/n – € 5,30
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