Magazine Cultura
Dopo la morte della moglie, l'impiegato al ministero Tom Wiston (Cary Grant) si ritrova con tre piccoli figli da accudire e con i suoceri fermamente intenzionati ad assumerne la tutela. Nonostante Tom abbia un lavoro che lo impegna a tempo pieno e una cognata più che disponibile a entrare nella sua vita in pianta stabile, decide di assumersi le sue responsabilità e portare i bambini a Washington DC in un appartamentino quantomeno inadeguato alle esigenze della famiglia. Il rapporto con il piccolo Roberto (Charles Herbert) e i più grandi Davide (Paul Petersen) ed Elisabetta (Mimi Gibson) non è dei più facili, è dura compensare la mancanza di una madre per un papà spesso assente. Durante una serata in città è proprio Roberto a scappare e ad imbattersi nella bella Cinzia Zaccardi (Sophia Loren), figlia di un noto direttore d'orchestra. Anch'essa figlia infelice, Cinzia cercherà di ricucire il rapporto tra padre e figli assumendo il ruolo di improbabile governante, entrerà pian piano nelle grazie di Tom e dei bambini fino a trasferirsi con loro nella casa galleggiante del titolo originale.
Nonostante il titolo italiano sia fin troppo rivelatore e lontano dall'originale, questa volta non mi sento di condannare la scelta dei traduttori che hanno pensato bene di porre l'attenzione sul personaggio interpretato dalla nostra Loren, attrice che in quegli anni andava qui da noi per la maggiore. La commedia si rivela risaputa ma molto garbata come spesso avviene con i film che vedono protagonista Cary Grant. Nella filmografia dell'attore di origini inglesi questo Un marito per Cinzia non è sicuramente una delle pellicole che spiccano in misura maggiore, anche l'alchimia con la Loren non riserva emozioni particolari. Il film però si guarda con piacere, non mancano gli episodi divertenti e si può contare su quel gusto genuino d'esser catapultati per un paio d'ore in un altro tempo, in un mondo ormai quasi totalmente scomparso.
Cary Grant è una sicurezza, un marchio di fabbrica inattaccabile per commedie di questo tipo, la Loren non lascia il segno, bella è bella ma neanche da far girar la testa, almeno non in questo film, tutto il resto funziona come deve funzionare. Deve piacere, c'è poco da fare, mettersi lì per passare un po' di tempo senza grosse pretese, in fondo molto spesso capita di guardare cose decisamente peggiori.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Recensioni in pillole: la mia opinione su "la figlia della luna" di patricia...
Buonasera lettori! In questi giorni sto leggendo molto più del solito e ho diverse recensioni in cantiere che voglio farvi leggere il prima possibile ^^Per... Leggere il seguito
Da Anitablake
FANTASY, LIBRI -
Sul “mancato arresto” del presidente sudanese
Sudan :::: Enrico Galoppini :::: 26 giugno, 2015 :::: Ha destato sorpresa e sconcerto nei vari ambienti dell’atlantismo il mancato arresto del presidente... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Per la Giornata Mondiale contro la tortura indetta dall’ONU
“(…) La legge che comanda la tortura è una legge che dice: “Uomini, resistete al dolore, e se la natura ha creato in voi un inestinguibile amor proprio, se vi h... Leggere il seguito
Da Thoth
CULTURA -
L'estate con Piemme Edizioni
pp. 280 - euro 16,90YoungerPamela Redmond SatranIn libreria dal 7 luglio 2015Brillante, comica e romanticissima, la storia irresistibile di una casalinga davver... Leggere il seguito
Da Spaginando
CULTURA, LIBRI -
Recensione di La coscienza di Andrew di E.L. Doctorow
Voto: Informazioni sul libroTitolo:E.L. DoctorowPubblicato da:MondadoriCollana:Scrittori italiani e stranieriGenere:Romanzo psicologicoFormato e... Leggere il seguito
Da Leggere A Colori
CULTURA, LIBRI -
BIG GAME, un giocattolone per grandi e piccini
Oskari sta per compiere 13 anni, e come tutti i ragazzi che vivono sui monti del nord della Finlandia si sta preparando per un rito millenario. Leggere il seguito
Da Masedomani
CULTURA