Magazine Diario personale
E' già trascorso un mese. Un mese di piccole conquiste, di enormi cambiamenti. Un mese in cui abbiamo rivoluzionato la nostra esistenza per fare spazio a un esserino minuscolo, che lo occupa tutto. Un mese in cui la casa è allo stato brado, e anche io. Un mese in cui sto scoprendo, giorno per giorno, cosa significa vedere crescere un bimbo e imparare a essere sua madre, crescendo con lui. Ora ride, si stira come uno grande, si muove quando metto la musica, fa i suoi discorsetti sul fasciatoio, che è il suo posto preferito, si gode i bagnetti e sta iniziando ad allungare i tempi fra le poppate e la notte dorme un po' di più. Di giorno, quando resta sveglio, spesso è tranquillo e interagisce con noi e l'ambiente, mostrando una spiccata curiosità per quel che lo circonda. Esprime i suoi bisogni in modo più chiaro, o forse siamo noi che pian piano riusciamo a capirlo meglio. Mi sento sempre più vicina a lui, ma alcuni giorni la distanza torna ad essere abissale, mi pare di non sapere più nulla di lui, di non riuscire a interpretarlo e mi accorgo che ci stiamo ancora conoscendo. E' imprevedibile, nulla può essere programmato con lui, nemmeno quando potrò fare colazione. E' un vortice di emozioni, un tornado di sensazioni nuove e mai provate prima. E' difficilissimo, faticosissimo, ma è tutto quello che ho adesso e sta diventando il mio mondo intero.
E' trascorso solo un mese, eppure ho già collezionato tanti ricordi. E ve li voglio raccontare, a modo mio.
Auguri piccolo Pivellino di mamma e papà, sei la cosa migliore che potesse capitarci in questa estate... estate indiana. Questa è per te, te l'ho cantata tante volte mentre eri nella mia pancia, oggi te la dedico.