Magazine Psicologia

Un momento per se stessi

Da Anna

A questo punto voglio proporre un tipo di esplorazione per farvi sperimentare cosa significa lavorare sulla consapevolezza di sé e sulla ricerca di significati attraverso il proprio corpo. Quello che vi propongo è una lezione del metodo Feldenkrais.
Trovate un luogo intimo e confortevole, dove possiate sdraiarvi per terra a contatto col terreno, supini. Alzate le ginocchia, mettete i piedi per terra separati da una distanza adeguata, i linea con i fianchi. Alzate da terra i fianchi con uno sforzo dei muscoli della schiena, in modo che le vertebre lombari formino un arco sul pavimento. Allargate questo arco in modo che una pallina da tennis possa passarci sotto. Sentite che i piedi fanno presa sul pavimento.
Immaginate un quadrante di un orologio dipinto dietro il bacino. Il numero sei è disegnato sul coccige e il dodici all’estremità del bacino dove si collega alla spina dorsale, in fondo alla quinta vertebra lombare. Per completare il quadrante, posizioniamo il tre nella giuntura coxofemorale destra, il nove in quella sinistra. Le altre ore si troveranno nelle zone intermedie. Premete il bacino sul pavimento sul punto segnato dalle ore sei, il coccige. I muscoli della schiena produrranno la curvatura delle vertebre lombari, che sarà aumentata dalla contrazione dei muscoli del bacino e delle ginocchia. Questa contrazione tira i piedi, che rimangono saldamente piantati per terra.
Ora trasferite la maggior parte della pressione nel punto segnato dal dodici. Basculate per qualche volta avanti e indietro dalle ore sei alle dodici riducendo sempre di più lo sforzo separando la respirazione dal movimento. Fate questo fino a quando i movimenti del bacino diventano sempre più continui e armoniosi.
Poi stendete di nuovo le gambe e sentite in che modo il contatto con il suolo è diverso rispetto all’inizio. Avete notato che appena la respirazione veniva separata dal movimento la testa cominciava a muoversi in coordinazione col bacino come se stesse copiandone il movimento?
Ancora una volta immaginate un quadrante sotto la testa. Quando il bacino si trova nella massima pressione nel sei, la testa sarà tirata verso il basso dalla spina dorsale in modo che il mento venga a trovarsi vicino alla gola. Quando la pressione pelvica si trova sul dodici, la testa sarà spinta dietro dalla spina dorsale e il mento si allontana dalla gola. Eseguite i movimenti pelvici alcune volte fino a quando il movimento diventa fluido e armonioso.
Allungate le gambe. Poi riposate.
Di nuovo piegate le ginocchia e appoggiate il bacino alle ore tre della giuntura coxofemorale destra. Avrete maggio peso sul piede sinistro e la giuntura coxofemorale sinistra si solleverà da terra. Fatelo qualche volta per poi invertire il movimento posizionandovi alle ore nove. Ruotate il bacino dalle ore tre alle ore nove per alcune volte.
Osservate come la testa ripeta questo movimento su scala più piccola purché voi non tendiate il torace senza necessità e non interferiate con il ritmo della respirazione.
Riposate un minuto.
Sollevate di nuovo le ginocchia e adagiate il bacino sul dodici. Da questo punto spostatevi a ore uno qualche vota e poi a ore due e tre, con l’intenzione di attraversare tutto il quadrante fino alle ore sei, qualche volta andata e ritorno. Osservate la fluidità del movimento attraverso tutto l’arco.
Fermate il movimento, stendete le gambe e osservate la differenza tra il lato destro e quello sinistro.
Di nuovo piegate le ginocchia e ripetete l’intero processo partendo dalle ore dodici fino alle ore sei, ma sta volta passando attraverso le ore nove. Fate questo movimento alcune volte per osservare cosa accade nel vostro corpo, alla testa, alla schiena, al respiro.
Fermate il movimento, allungate le gambe e osservate la sensazione che provate ora nel rimanere distesi sul pavimento.
Riconoscersi come corpo significa recuperare quella prima forma di contatto con l’esterno che avviene in forza del nostro essere corpo, è la conoscenza del mondo che trova il suo inizio nella pelle, conoscenza che può farsi cognizione di sé.

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