Un mondo di altre storie
“Tu sei mio padre e io sono tuo figlio. Ti voglio bene, te ne ho sempre voluto e te ne vorrò sempre. Ma tu ti consideri ancora un uomo di colore, mentre io mi considero un uomo”.
(Dal film: Indovina chi viene a cena)
“Le fiabe hanno le gambe lunghe lunghe e viaggiano spedite attraverso terre e confini.” E ci parlano per immagini che tutti possiamo condividere, anche quando non condividiamo una lingua o una cultura. E quello che ci dicono ha un gusto nuovo, diverso, che sa dirci molte cose.
Realizzato da Carthusia in collaborazione con Emergency, Un mondo di altre storie, a cura di Gabriella Favaro, raccoglie 8 fiabe da tutto il mondo, ognuna illustrata da alcuni tra i migliori illustratori attuali, che raccontano anche con i loro diversi linguaggi i diversi mondi che danno origine a queste fiabe. Ci sono tanti personaggi indimenticabili, storie sagge e brevi note introduttive che arrivano da tutti i continenti,
Dalle Filippine arriva una sirena dolcissima, che un uomo innamorato perderà per averla voluta tenere a sé con troppa forza, senza rispettarne la natura di essere marino e libero.
Dall’Egitto arriva una storia sul destino che premia la gentilezza, ma è a danno di un uomo ingordo e avido.
Dall’Albania, una storia sulla vanità e sul suo inganno.
Dalla Cambogia, giunge la storia che al momento Bibi preferisce: racconta di un topolino che cerca marito alla figlia, ma non trova nessuno che sia alla sua altezza- abbastanza forte e degno- non il sole, non il vento, ma alla fine capisce che deve lasciar scegliere alla figlia tra i suoi vicini e amici.
Sono storie sicuramente adatte ai bambini e alle bambine delle scuole elementari, ma a me sono piaciute moltissimo e quindi le propongo a mia figlia attraverso le figure, raccontandole quando siamo in auto (anche cinque volte di seguito!) e presto proveremo anche con la lettura vera e propria.
Perché “siamo sì diversi, ma le fiabe sono il filo rosso che ci unisce tutti.”
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