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Un monito di attualità che arriva da molto lontano nel tempo / Nabot come il contadino africano

Creato il 10 gennaio 2014 da Marianna06

 

  

Agricoltoriafricani

 

“Fino a dove, o ricchi, estendete le vostre bestiali cupidigie? Vorrete forse finire ad abitare soltanto voi la terra, rivendicandone solo voi il possesso ? La terra fu data in possesso a tutti, ricchi e poveri:  perché, allora, allora, vi arrogate il diritto di proprietà esclusiva del suolo ?...Il mondo fu creato per tutti e, invece, voi pochi ricchi cercate di appropriarvene. Anzi volete non solo la proprietà terriera per l’uso di voi soli pochi, ma volete anche il cielo, l’aria, il mare…le vostre mense si alimentano col sangue dei poveri , i vostri bicchieri grondano del sangue di molti che avete strangolato col cappio..Le vostre donne sono travolte da una smania sfrenata di indossare smeraldi, giacinti,  berillio,agata, topazio, ametista, diaspro, sardonice, e pur di soddisfare i loro capricci spendono metà del loro patrimonio…”

 

 Tratto da “Il prepotente e il povero. La vigna di Nabot” a cura di Alberto Grosso, San Paolo editrice,Cinisello Balsamo (Mi) /L’insospettabile autore del passo è niente di meno che Ambrogio di Milano

 

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      a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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Da Marianna Micheluzzi
Inviato il 10 gennaio a 18:47

Buona lettura serotina e...in compagnia di un campione della Fede !