Un nuovo sensore rileva il cancro alla prostata in fase iniziale

Alcuni scienziati britannici hanno progettato un nuovo sensore in grado di rilevare malattie come il cancro alla prostata e l’HIV in fase iniziale. I ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno riferito che la tecnologia del loro nuovo sensore visivo è 10 volte più sensibile rispetto agli altri strumenti di indagine tradizionali. Il team ha testato la precisione del sensore nel ricercare il biomarker p24, associato con l’HIV, ed il marcatore relativo all’antigene prostatico specifico, indicatore del cancro alla prostata. I due metodi standard con cui viene di solito rilevato questo terribile tumore sono l’esame rettale digitale ed il test del PSA, ma soprattutto quest’ultimo è considerato piuttosto discutibile. Il nuovo sensore, invece, rileva il cancro alla prostata cercando il PSA in un campione di sangue. In presenza di un risultato positivo, ciuffi irregolari di nanoparticelle si uniscono ed emettono una tonalità blu all’interno del contenitore usa e getta. In presenza di un risultato negativo, invece, le nanoparticelle si separano e generano una tonalità rossa. Entrambi i colori sono visibili ad occhio nudo. Ora il passo successivo dei ricercatori sarà quello di trovare uno sponsor no-profit che si interessi dello sviluppo, del finanziamento e della distribuzione di questa nuova tecnologia. Sapere che tra poco i medici avranno a disposizione uno strumento in grado di rilevare malattie così pericolose in fase iniziale è molto rassicurante.