Mani giunte, oil on canvas, 46,5×39,5 cm, 2005 © Giulia Quaresima 2005.
Oggi lascio qui una meditazione per te amica/amico che passi, ti soffermi e leggi.
Una poesia per chi non crede, anche una preghiera per chi ha fede, per tutti comunque un’occasione di riflessione.
La Veronica asciuga il volto di Gesù
Dove grondava sangue e sudore,
dove le spine rompevano l’antica alleanza
apparve un fazzoletto, un lampo
di lino e di sostanza
e gli occhi pietosi sciolgono le montagne,
sciolgono le foreste di asfalto.
Il cadere del verbo,
lo schiocco del loro silenzio,
il guardarsi nel fulmine sono
dentro il panno, in un panno di carità:
in un attimo solo i gesti di pietà
si congiungono in un appello supremo
contro il vuoto della bestemmia.
Giuseppe Rotoli, Porta luce il dolore, ed La Vita Felice
La Veronica asciuga il volto
olio su tela – Carlo Cocquio (1899 – 1983)
Veronica deterge il volto di Cristo che trasporta la croce. Un momento della Passione ricordato in una stazione della via Crucis.
Poco importa se la “pia donna” sia vera o verosimile, esistita realmente in questo ruolo o frutto della fantasia degli autori dei Vangeli apocrifi.
Veronica è metafora dell’essere umano che soffre nel vedere soffrire, che soccorre come solo una donna sa fare .
Archiviato in:letture: poesia, riflessioni Tagged: Giuseppe Rotoli, meditazione, Passione, poesia, preghiera, Venerdì Santo, Veronica asciuga il volto di Cristo, Via Crucis