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Un Parlamento dalle mani bucate

Creato il 30 marzo 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

Un Parlamento dalle mani bucate

Spesso si parla genericamente di sprechi parlando delle istituzioni. Oggi, a seguito della polemica interna relativa al consuntivo 2011 nell’Ufficio di Presidena della Camera, possiamo addentrarci tra le spese anacronistiche del Palazzo a carico dei contribuenti.

Gli ex presidenti possono godere di un ufficio con 4 addetti, un’auto e un plafond di ticket aerei. La norma è stata leggermente cambiata e i benefici non dureranno a vita, ma “solo” per 10 anni dall’inizio della prossima legislatura per coloro che hanno continuato ad esercitare il mandato in questo Parlamento o in quello precedente. In soldoni, Violante e Bertinotti continueranno a fruirne, Ingrao e la Pivetti rimangono senza, Casini in un raro atto di galanteria ha rifiutato.

Nell’era digital, con tanti parlamentari che fanno sfoggio di iPad e portatili, una volta al mese il commesso consegna a ogni deputato duemila fogli di carta intestata, ogni 3 mesi sei gomme, 10 dvd e 20 cd come supporti per la trasmissione di materiale informatico. La situazione si fa esilarante se si pensa che ogni anno ogni onorevole riceve un litro di colla liquida. Non c’è traccia di pratiche chiavette usb e neanche di postazioni wi-fi, evidentemente turbano la sensibilità dei brontosauri. 

Alla faccia della posta certificata, Montecitorio spende 600 mila euro per spese postali per inviare documenti all’altro ramo del Parlamento e alle altre Istituzioni. Anche se ogni documento è reperibile sul sito, ogni atto parlamentare viene stampato su carta: se ne vanno così 7 milioni e 150 mila euro. Tantini.

In un periodo di cinghia stretta, la Camera si permette di spendere 370 mila euro per conferenze, manifestazioni e mostre, a cui si aggiungono 150 mila per l’acquisto e il mantenimento di opere d’arte. Evitabili.

Fonte: Repubblica


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