Vi scrivo con del ghiaccio appoggiato sulle ginocchia e con un polso destro un po' fuori uso ma andiamo con ordine!
Ore 9 di mattina di un anonimo giovedì 5 gennaio 2012 (che scrivere 2012 non viene ancora facile dopo 365 giorni passati usando sempre un 11, come ogni nuovo anno che si rispetti). Giornata senza pioggia (finalmente) ma con più di qualche nuvola grigia che non permette al sole e all'azzurro del cielo di filtrare tra la coltre di nubi. Ci si prepara per un'altra giornata lavorativa, probabilmente senza troppi intoppi, rispecchiando questa lenta ripresa dopo le festività natalizie. Ma meglio così, siamo tutti un po' "provati" dopo la lunga (lunga?!) pausa natalizia dove ci si è riposati (?!), ingozzati e depressi un po' per la lontananza da casa but that's the way it is...
Bus, Skytrain ed eccomi qui al lavoro, impinguinata come sempre con la mia immancabile camicia bianca (che più tanto bianca non è), pantaloni neri e le immancabili Nike running grigie che tanto poco belle ma che molto molto comode sono!
...la gente arriva con lentezza inesorabile al ristorante... 1, 2, 3, 4 tavoli and that's it...meglio così, oggi non mi sento molto per la quale e considerando il fatto che voglio andarmene via per le 14.30, questo non può che agevolare la mia fuga! Quattro chiacchiere con la mia collega Petra che non fanno mai male ed eccomi pronta ad uscire! ...e c'è pure il sole!
La mia è una fuga giustificata, devo andare al Service Canada a chiedere info in merito al mio SIN number che è scaduto il 21 dicembre insieme alla mia working-holiday visa...Devo trovare il palazzo che ad occhio e croce si trova a 3 isolati da dove lavoro io ed essere così fortunata da trovare una persona gentile e disponibile alla quale non devo estirpare con le pinze le informazioni che mi servono...ce la farò?!
SInclair Centre-Interno
Il palazzo è facile da trovare così come da ricordare, si chiama "Sinclair Centre". Il nome non mi è nuovo, mi ricorda un tale, Bob Sinclar, che mi pare sia (o fosse?!) un famoso dj... ma che ovviamente non ha nulla in comune con l'edificio...Si trova (il palazzo, non il dj XD) tra la Hastings e la Howe ma occupando praticamente un isolato non si può sbagliare...Il vero problema non è nemmeno entrare dalla parte giusta, ho letto che si trova sulla Hastings Street quindi mi fiondo dentro sicura e baldanzosa e infatti trovo due ascensori e una mappa colorata che mi aspettano.Butto l'occhio sulla mappa dell'edificio e ..fiuu...sono effettivamente entrata dalla parte giusta...mi scappa un "checculo!" tra me e me...forse nemmeno così a voce bassa ma tanto qui chi mi capisce? XD ...Ma ora: a che piano devo recarmi? La mappa è simpaticamente colorata di verde, blu e giallo per evidenziare i diversi settori e piani dell'edificio così senza troppi problemi trovo il piano giusto: Service Canada piano 4, yay!! Mentre studio la mappa scopro che volendo posso anche fare il passaporto in questo palazzo (oltre a far shopping nei negozi chiccosissimi e costosissimi, mangiare schifezze alla food court e prendere lo skytrain..e tutto nello stesso Sinclaire Centre!), ma effettivamente è un'info che il mio cervello archivia immediatamente considerando il fatto che non abbiamo ancora il work-permit, figuriamoci fare un passaporto canadese....
Prendo l'ascensore super-rapido, non ho nemmeno il tempo di sbattere le ciglia che sono al 4° piano. Al che penso che questi ascensori sono studiati per chi ha problemi di claustrofobia (come la sottoscritta): arrivi a destinazione che non ti rendi nemmeno conto..ti sparano su come un missile!
Service Canada, a noi due!
Coda...Ma arriva velocemente il mio turno e capito con un'impiegata 60enne super biondo platino con un simpatico esteso tic facciale che mi mette agitazione e peggiora il mio inglese, mi fa i complimenti per i miei capelli asserendo che sono "pretty" e tanto europei (O___O) (= super ricci dopo un pomeriggio di umido e pioggia (gentilmente concesso dalla giornata di ieri) che dire disordinati è un complimento...)...ma effettivamente qui i capelli ricci sono una cosa poco comune vista la quantità industriale di asiatici-capellilisci-anche col 200% di umidità..robe da far un'invidia da morire visto che io sono una pecora quando piove (qua praticamente quasi ogni giorno.....) e i capelli lisci mi durano il tempo di uscire di casa anche quando c'è il sole...
In parole molto spicce la Sig.ra TicBiondoPlatino mi dice che finchè non ho il work-permit in mano lei non può cambiarmi il sin number e che se devo cambiare lavoro bè...fa nulla...posso usare quello che ho già...questa frase accompagnata da una strizzata d'occhio e da un'alzata di spalle (che non ho capito se dipendeva dal suo tic o da un gesto complice con me...).
Un po' sconvolta e stizzita perchè sembra che senza un work-permit qui non conti nulla per la società, la saluto con un "Thank you, have a nice day!" e me ne vado...in fondo è stata gentile e si merita un educato augurio di buona giornata come saluto.
la passeggiata sul lungomare che
volevo fare...
Continuando con la cronologia di questa giornata, butto l'occhio all'orologio (ore 16) e decido di fare due passi sul lungomare prima di tornare a casa approfittando della bella giornata. Esco sulla Cordova Street vicino a waterfront...e succede il succedibile!!!
Marciapiede di 20 cm se non di più (non sto esagerando per aumentare l'effetto scenico, non scrivo per una testata giornalistica italiana XD), cellulare in mano (collegato agli auricolari) per raccontare a Diego le ultime news, scatta verde per i pedoni e io che decido di attraversare la strada quando vedo un'auto girare l'angolo...Metto il piede male a metà del signor "Scalino 20cm di terrore", ormai il peso c'è...la caviglia cede e babamm, cado faccia avanti, cellulare che vola e io che lo seguo a ruota sulla carreggiata...Polsi che sbattono per terra insieme alle mie ginocchia...una scena epocale..comica se non fosse stato che la macchina stava quasi per investirmi e il dolore un po' ovunque...ma si sà, l'adrenalina fa miracoli e scatto in piedi come un canguro...
Una ragazza occidentale, buon'anima lei, vede la scena e mi chiede se è tutto ok ma io stoicamente abbozzo un sorriso e rispondo con "It's ok, it's ok, don't worry!" mentre raccolgo il mio cel e la mia dignità e riprendo a camminare...3 passi, giro l'angolo e crollo sul muro dell'ormai famoso Sinclaire Centre (che diventa immediatamente un'ottimo sostegno!) e scoppio a piangere. La gente che passa mi guarda un po' storto un po' incuriosita ma ovviamente nessuno mi chiede nulla, così mi trascino su due scalini due passi più avanti e mi ci butto dolorante e spaventata.
Un check e non mi sembra di avere nulla di rotto altrimenti non credo sarei riuscita a rialzarmi da quell'asfalto: ginocchia abrase, polsi/mani anche ma tutto discretamente funzionante...Mi raccatta Jovan che fortunatamente lavora a due isolati dal luogo del fattaccio e mi aiuta a trascinarmi da lui: ghiaccio, tante lacrime di spavento, imprecazioni di rito su quando non vorrei essere qui ma a casa mia in Italia ora e in mezz'oretta arriva il mio angelo Diego che mi porta a casa aiutandomi a camminare fino allo skytrain e sull'auto dei nostri fantastici landlords. ...ed eccomi qui col ghiaccio sulle ginocchia gonfie come meloni e con ridotte capacità mobili a raccontarvi la mia prima caduta idiota canadese :)
E ora voi direte: è tutto, vero? Ma certo che NO! Il bello deve ancora venire!
Ricordate che vi avevamo detto che stavamo aspettando il work-permit e che ormai era questione di giorni? Ecco, dimenticate tutto!
All'ufficio immigrazione hanno bellamente ignorato (=non hanno visto) una mail del capo di Diego, così, pensando che non fossimo più interessati al work-permit, hanno deciso di loro iniziativa di cancellare tutta la pratica di Diego...Solo che in verità sono loro che non si sono accorti di quella mail...Figo eh?!
Appena il capo di Diego l'ha saputo si è preso immediatamente la briga di rimandare tutte le carte (questo era lo scorso 30 dicembre e il termine scadeva il 31 dicembre...!!) e così abbiamo ricominciato tutto l'iter di nuovo...Altri due mesetti circa di attesa...E poi dicono che esiste una sorta di karma che bilancia tutto...ma per favore va!!!
Nel male c'è stato che per fortuna l'abbiamo saputo per tempo (1 giorno prima della scadenza del tempo massimo della richiesta) resta cmq il fatto che per colpa loro noi siamo ancora qui senza sapere cosa sarà di noi...E' questo senso di insicurezza che è fastidioso, che non avendo un work-permit in mano non puoi fare progetti a lungo termine...è estenuante oltre che frustrante!
Ora vi saluto, il mio ginocchio reclama riposo ed è avido di ghiaccio insieme al mio polso destro.
Che siano segnali che il Canada non ci vuole qui? ....vedremo, chi l'ha dura la vince!!
Un abbraccio grande a tutti, a presto,
una dolorante e abrasa Jle & un angioletto salvatore Diego (in collaborazione con Jovan ^_^ )