
Il 21 marzo ho segnalato l’intervento che il professor Roberto De Mattei ha tenuto al microfono di Radio Maria a commento del terremoto in Giappone e ho sollevato la questione della compatibilità tra la sua vicepresidenza del CNR e le opinioni da lui espresse in quella occasione. Col passare dei giorni ho costatato che la mia perplessità era di tanti, e che spesso era espressa con severo biasimo. C’era bisogno che qualcuno desse modo al professore di potersene lamentare dandogli modo di atteggiarsi a vittima, e chi volete fosse? Bravi, avete indovinato.
“Chi crede nel dogma dell’Immacolata Concezione non potrà quindi mai più insegnare all’Università? Chi fa la comunione, e quindi crede nella transustanziazione, dovrà nascondere la propria fede perché «antiscientifica»? Gli insegnanti credenti che svolgono un ruolo pubblico, non potranno più andare a parlare di ciò in cui credono alla radio, cattolica o meno?” (Il Foglio, 30.3.2011).Stessa linea difensiva adottata da Rocco Buttiglione quando fu giudicato inadatto a ricoprire la carica di Commissario europeo per la giustizia, libertà e sicurezza per le sue opinioni sugli omosessuali, ma con una sola differenza: lì si trattava di ambito europeo, qui l’ambito è tutto italiano, e al vittimismo si può aggiungere un pizzico di faccia tosta, nella certezza che la vicepresidenza del CNR non è in discussione.