È il secondo libro di Fred Vargas che leggo, e mentre il il primo (Prima di morire addio) mi aveva particolarmente affascinato, questo mi ha annoiato fino agli ultimi capitoli. È solo negli ultimi 4 o 5 capitoli che le acque cominciano a muoversi, ed è solo in quel momento che mi sono fatto prendere leggendolo tutto d’un fiato. Tutta la parte iniziale mi è sembrata troppo lunga e troppo descrittiva. Mi è quasi sembrato che scrivesse tante cose che in fondo erano inutili, solo per allungare il brodo. Troppi passaggi ripetuti di continuo che mi hanno scocciato.
DESCRIZIONE Tre storici allo sbando e uno sbirro in disarmo: tornano gli stralunati protagonisti di “Io sono il Tenebroso” e “Chi è morto alzi la mano”. Mentre è in appostamento su una panchina Louis Kehlweiler, detto il Tedesco, trova per terra un frammento di osso umano. Una traccia perduta dentro la città. All’apparenza ormai definitivamente. Eppure Kehlweiler la segue, con i suoi due aiutanti, Marc e Mathias. La segue con ostinazione e ossessione fino ad arrivare in un piccolo villaggio della Bretagna. Qui trova un collezionista di macchine per scrivere, fanatico di qualsiasi meccanismo ben oliato, un sindaco pavido e untuoso che non vuole problemi, un losco individuo ferocemente razzista, pronto a tutto pur di diventare sindaco lui. Con la pazienza e la fredda ferocia dell’indagatore, Kehlweiler toglie la maschera a tutti e ricostruisce la storia, le sue follie, le sue mostruosità. Inseguendo le tracce. Come chi scrive. Pubblicato per la prima volta in Francia nel 1996, il romanzo si distingue per il linguaggio terso, lo stile ironico e incisivo, la capacità di prendere per mano il lettore fino alla rivelazione finale, e l’accuratezza nei dettagli più sorprendenti, che deriva all’autrice dalla passione medievalista e dalla professione di zooarcheologa. Da qui il gusto per la detection, per le impronte, le tracce, le piccole cose senza importanza che permettono di dedurre, per una qualche “associazione di idee”, la soluzione di un caso.
AUTORE Fred Vargas | TRADUZIONE Margherita Botto | EDITORE Einaudi | PUBBLICAZIONE 2010 | ISBN 9788806204211