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Un po’ li ammazza il terremoto, agli altri ci pensa il governo dei banchieri, ed il Pd. Overdose di diritti, i lavoratori hanno esagerato, si credevano banche.

Creato il 31 maggio 2012 da Slasch16

Un po’ li ammazza il terremoto, agli altri ci pensa il governo dei banchieri, ed il Pd. Overdose di diritti, i lavoratori hanno esagerato, si credevano banche.Hanno messo la fiducia e l’hanno trovata, ci saranno centinaia di esperti che ci racconteranno che l’equilibrio è giusto, si è trovata la formula giusta di compromesso sull’art.18 in linea con gli standard europei, come ha sottolineato la ministra, un salto indietro di 60 anni in pochi mesi velocissimo perchè siamo in crisi, pare che la crisi non dipenda dalle speculazioni delle banche, dei parassiti della finanza, dai profitti illegali dei titoli tossici la Fornero e Monti ci hanno detto che la crisi è dovuta ai troppi diritti dei lavoratori, precari e disoccupati in testa.
I partiti della maggioranza di solidarietà nazionale si sono trovati uniti nel pugnalare i lavoratori e se siamo in linea con gli standard europei l’Europa fa parte del quarto mondo.
Il governo dei banchieri e delle multinazionali ha riformato le pensioni, in peggio, in una settimana ed ha speso qualche mese per demolire l’art. 18 ed i diritti dei lavoratori, la Repubblica Italiana non è più fondata sul lavoro ma sulla speculazione, le banche, la borsa e l’evasione.
Fortunatamente il governo dei tecnici, sostenuto dalla maggioranza responsabile del Paese, ha salvato la razza protetta, la borghesia finanziaria parassita e le banche, sacrificando nell’altare dei diritti e dell’uguaglianza milioni di lavoratori.
Ne vanno pure fieri, come vanno fieri dei tagli nei servizi, nella sanità, alle politiche sociali e di sostegno.
I grandi patrimoni sono salvi, i miliardi di profitti prendono il volo per l’estero e la civiltà sociale, economica e politica è tornata ai primi dell’ottocento, se i lavoratori torneranno alle lampade ad olio il lavoro si potrà ritenere concluso, l’obiettivo raggiunto.
Il governo delle banche e della borghesia parassita, sostenute dalla maggioranza dei partiti responsabili, hanno salvato il Paese, il loro, dando fuoco ai villaggi hanno salvato il castello.
Pera e Sacconi non hanno partecipato al voto, ai lavoratori sono rimasti ancora troppi diritti, pretendono addirittura di mangiare e respirare e propongono un nuovo contratto per i lavoratori che vada oltre lo Statuto dei lavoratori sulla falsariga della mezzadria di due secoli fa.
I lavoratori verranno assunti a stagione, la produzione sarà del padrone che stabilirà quanto elargire al lavoratore-mezzadro in base al mercato, alla crisi e garantendosi il profitto, quello che avanzerà, il nulla, sarà diviso con i lavoratori-mezzadri.
Se ai lavoratori, alla Fiom, alla Cgil, non starà bene dovranno fare San Martino e cercarsi un altro posto.
Saranno sostituiti da altri lavoratori-mezzadri, precari, della Cisl e della Uil, andranno bene anche i lavoratori-mezzadri non iscritti al sindacato purchè restino muti e producano incessantemente per competere con i paesi più avanzati nello sfruttamento intensivo.
Non diamo tutti i meriti al governo delle banche, dei parassiti della speculazione, ai partiti di maggioranza che, responsabilmente, hanno accettato di massacrare i lavoratori, pensionati, disoccupati e precari, donne, togliendo il merito maggiore alla maggioranza silenziosa degli italiani che da anni si scagliano contro i privilegi dei pensionati considerati autentici parassiti perchè dopo 43 anni di contributi vengono accusati di essere i mantenuti dallo Stato. Ogni volta che scrivo di questi argomenti c’è qualche imbecille, spesso anche più di uno, che mi accusa di essere un mantenuto.
Dopo 43 anni di contributi che hanno permesso a migliaia di pensionati prima di me di avere una pensione dignitosa o da sopravvivenza ricevo lezioni di economia da questi emeriti imbecilli che ragionano come Monti e la Fornero, senza nessuna solidarietà per chi non ha potuto arricchirsi abbastanza per avere una vecchiaia serena.
Ecco la prima lezione di economia che l’imbecille di turno e non solo lui perchè la maggioranza dei giovani, dei grillini, dei polli d’allevamento degli ultimi trent’anni di politica italiana la pensa allo stesso modo.

Di 859 euro i 2/3 sono DEVOLUTI DALLO STATO tramite il calcolo retributivo DI MAGGIOR FAVORE…..

FOSSE stato un calcolo CONTRIBUTIVO AVREBBERO PRESO 300 euro di media……..

LESSON NUMBER 2)

ATTENZIONE alla differenza tra contribuzione e assistenziali !

ASSISTENZIALI, a totale carico dello STATO !

CONTRIBUZIONE, con contributi a carico dell’iscritto al quale sarà restituita la PENSIONE CON CALCOLO RETRIBUTIVO,MISTO O CONTRIBUTIVO….

Primo: i miei 43 anni di contributi, interessi compresi, sono buttati nel cesso, negli ultimi decenni di lavoro le mia trattenute arrivavano al 47%, vorrei sapere quanti tassisti, artigiani, imprenditori, chiunque sia provvisto di un commercialista arriva a tanto, fatemelo sapere. Escludiamo, naturalmente, i parassiti che speculano in borsa e che sono tassati a meno del 20%, sono razza protetta.
Per quanto riguarda le pensioni assistenziali, erroneamente, pensavo fossero un segno di civiltà, di solidarietà, finchè l’idiota di cui sopra non mi ha illuminato ed ho capito di avere sbagliato tutto. Devono morire, altrimenti gli imbecilli si incazzano.
Tanto astio, tanto odio per i pensionati, per gli anziani, per i disoccupati i cassaintegrati risulta per me incomprensibile, auguro all’imbecille di cui sopra di finire rovinato nella salute ed economicamente per provare l’effetto che fa.
Il cervello, il cuore, è già spappolato mi auguro che anche il resto faccia la stessa fine.
Io continuo a restare della mia idea, se 43 anni di contributi ed i loro interessi non bastano per la pensione lo Stato compri un caccia in meno, tagli gli stipendi ai parassiti della politica, gli stipendi ai manager ed ai boiardi di Stato, tolga le liquidazioni indecenti ai manager che ci hanno portato alla rovina e dia la caccia agli evasori, alla malavita organizzata ma non rompa ma non rompa i coglioni a chi a passato la vita a lavorare pagando il dovuto.
Questi giovani, che ragionano delirando all’americana e senza la minima solidarietà per gli altri, magari hanno studiato e sono diventati così stupidi grazie all’ welfare de padre o il nonno pensionato.
Secondo questi derelitti i pensionati prendono troppo, i gioiellieri a 17.000 euro all’anno sono nel giusto, non rubano come i pensionati, non sono parassiti.

Tolgano la pensione ai loro genitori, ai loro nonni, tanto l’hanno buttata via per farli studiare.
Ad ogni modo se non avete capito che questa non è civiltà, non è uguaglianza, non è diritto, non è solidarietà, non è dignità, sono fatti vostri. Io quello che dovevo fare l’ho fatto, le lotte, gli scioperi, il 68 e la conquista dello Statuto dei lavoratori, articolo 18 compreso, il diritto alla maternità ed all’ assistenza sanitaria e se voi ritenete che sia più giusto, equo, il far west economico dove vince ed ha ragione chi spara per primo fate pure.
Ho un solo dispiacere, che alle mie lotte, ai miei sacrifici ho fatto partecipare direttamente ed indirettamente anche la mia famiglia, ci siamo voluti bene lo stesso, pensavamo che il nostro sacrificio non dovesse essere solo per il nostro interessa ma anche per quello degli altri, che sarebbero venuti dopo.
Quelli che sono venuti dopo hanno pensato alla bella vita, garantita dai genitori e dai nonni, e adesso che il sistema capitalista li ha privati di tutto se la prendono con i loro padri ed i loro nonni. Lavoratori e pensionati che sono andati on overdose di diritti, di democrazia, di uguaglianza e fraternità.
Ragionano tutti come la Fornero e le conseguenza non possono che essere queste.
W il capitalismo e W le nuove leve, portatrici di una nuova civiltà, con le lampade ad olio.
Sinistra, destra, sono superati. Loro sono oltre e nel futuro, sono verso la fine dell’ottocento.

I Compagni è un film di Monicelli, quello che diceva ribellatevi, mentre andavate in discoteca.
Torino
, fine Ottocento. In una fabbrica tessile, l’ennesimo grave incidente spinge gli operai a richiedere migliori condizioni di lavoro. Quando la loro richiesta di ridurre l’orario di lavoro da quattordici a tredici ore viene del tutto ignorata, decidono di compiere un gesto dimostrativo, suonare la sirena di fine turno in anticipo di un’ora, che procura però una multa a tutti e una sospensione a Pautasso, l’autore materiale.
Gli operai organizzano quindi uno sciopero, approfittando dell’esperienza in materia dell’esperto professor Sinigaglia, appena giunto in città proveniente da Genova, ricercato dalla polizia per aggressione ad un pubblico ufficiale durante una manifestazione. I padroni per risolvere la situazione sono disposti a ritirare multa e sospensione e “perdonare” gli operai influenzati da “agitatori di professione”, ma gli operai non possono accettare una concessione così modesta rispetto al livello ormai raggiunto dalla protesta.
Di fronte alla resistenza degli operai, che tengono duro, forti della reciproca solidarietà, i padroni arrivano a chiamare lavoratori disoccupati da un’altra città. Gli scioperanti tentano di bloccare il treno che trasporta i crumiri, ma durante gli scontri Pautasso perde tragicamente la vita. Il prof. Sinigaglia, visti i precedenti, è costretto a nascondersi e trova un accogliente rifugio nella casa della prostituta Niobe, figlia di un operaio che l’ha ripudiata per la sua scelta di vita.
I lavoratori in sciopero, dopo aver resistito un intero mese, sono ormai prossimi a cedere, ignorando di aver portato i padroni sul punto di cedere per primi. Mentre gli operai hanno già votato per la ripresa del lavoro, il prof. Sinigaglia lascia il comodo nascondiglio, rischiando l’arresto per parlare agli operai, giunge trafelato e riesce a riaccendere in loro il desiderio di proseguire la lotta con la sua appassionata retorica, che riecheggia il discorso di Marco Antonio nel Giulio Cesare di Shakespeare. Spinti dalle parole del professore, i lavoratori marciano in corteo verso la fabbrica per occuparla. Ma la cavalleria, chiamata a difendere la fabbrica, spara sulla folla e uccide Omero, uno degli operai più giovani, appena un ragazzino, mentre il prof. Sinigaglia viene infine arrestato.
Gli operai tornano al lavoro, sconfitti. Fra loro il fratello minore del ragazzo ucciso, che ne ha preso il posto. Il prof. Sinigaglia, dal carcere, continua a diffondere le sue idee di progresso sociale, mentre altri lavoratori come Raoul portano avanti la lotta.

Non voglio essere pessimista, tutt’altro, sono realista. Preparatevi perchè il vostro futuro sarà questo, già visto e vissuto, non crediate che il capitalismo parassita, sfruttatore e speculatore vi lasci le briciole.
Il cervello ve l’ha già succhiato tutto.
Pare che Grillo abbia fatto delle proposte politiche degne di Rifondazione Comunista, subito è stato accusato di essere comunista, tipo la nazionalizzazione delle banche.
Io, dai grillini, vengo accusato di essere un vetero comunista superato dalla storia ebbene certe cose che dice Grillo io le dico da 50 anni, non entro nemmeno nel merito tanto non ne vale la pena, faccio solo qualche osservazione.
Primo non è con una class action che si batte il capitalismo, leggo addirittura che ne vogliono fare una sul calcio scommesse.
Secondo, noi abbiamo portato a casa qualcosa, le generazioni prima della mia e la mia, abbiamo pagato sudore e sangue ogni conquista, ogni centimetro di uguaglianza e di libertà e l’abbiamo conquistate e portate a casa per tutti, anche per quelli che non hanno lottato insieme a noi.
Non mi resta che augurarvi di avere lo stesso successo, dopo che avete contribuito ad abbattere quello che avevamo costruito non mi resta che sperare che il vostro palazzo sia più grande e più bello di quello che avevamo costruito noi.
Buona fortuna.



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