UN POPULISMO STUPIDO E IPOCRITA
Un argomento da sempre cavalcato da questo comico populista che si è messo a fare politica. Ha detto “Se togliamo i soldi ai partiti, questi diventano un’altra cosa”.
Ma che cosa? L’idea di Grillo è che i partiti diventino una sorte di volontariato che si regge sulla vendita di dolcetti amorosamente fatti in casa, nei banchetti rionali, con tanto di gazebo e festa gioiosa attorno. In questo modo si risolvono i problemi delle città, dei paesi, si raccolgono le lamentazioni e si risolvono i problemi delle persone.
Ma è proprio così che vogliamo ridurre la politica seria, quella davvero capace di governare con onestà e solidarietà il nostro paese? Quella che si trova davanti problemi molto più difficili di quelli che si possono risolvere con le feste di volontariato attorno ai gazebo?
E’ da ipocriti voler ridurre la politica alla vendita dei dolcetti, a un volontariato sia pur con nobili scopi, come si fa nelle parrocchie di montagna, dove la ricca Chiesa curiale non dà un euro per restaurare una chiesetta ed i parrocchiani che amano il loro paese ed il loro territorio, si inventano qualche festa locale con vendita di prodotti locali, come salami, dolci, frittelle, crescentine o presine che le signore del posto hanno accuratamente preparato, presine assai utili per prendere in mano i manici bollenti del tegami, ma non credo siano tanto remunerative da reggere il peso del costo della politica.
Ma come e da chi ci faremo rappresentare, dal capo dei norcini, dal venditore di trombette alle fiere e sagre paesane? Di dilettantismo e di folclore ne abbiamo avuto abbastanza con la Lega ed il grillismo ne è l’altra faccia e si sta avvicinando moltissimo agli ideali localistici ed egoistici di quel movimento, tant’è vero che sostiene il complottto in atto contro la Lega. Il conduttore di “Piazza Pulita” l’ha capito molto bene.
Tuttavia il grillismo cresce, almeno dai sondaggi che circolano, e sembra che peschi i consensi tra coloro che non andrebbero a votare o non sanno scegliere per chi votare, ma è certamente un sentimento pericolosissimo che si sta insinuando tra la gente. Un sentimento populistico simile dette vita al fascismo.
Il tutto, credo, perché partiti politici veri, a parte uno che si chiama PD, non esistono. Tutti gli altri sono movimenti, unioni, federazioni con a capo un comandante, dove non c’è democrazia, conta solo ciò che dice il capo. Sono movimenti personali che sfociano per forza di cose in interessi personali e creano la sfiducia nelle persone..
Ma pensare ad una politica basata solo sul volontariato, come dice il comico per metà svizzero, e come sostengono alcuni “benpensanti” di peso, è demagogia e populismo o qualche altra cosa casalinga che colpisce ma non convice ed è da veri ipocriti.
Lo sa benissimo Grillo che la politica costa, e che non si reggerebbe sulle vendite del dolcetti, come una parrocchia qualunque, ma occorre bel altro e quel ben altro è un corretto, specchiato, limpido e controllato finanziamenti pubblico che non dia addito a reclami e a ruberie.
Si può fare e bene, senza cavalcare un populismo stupido e ipocrita e cercando di formare partiti politici limpidi che si occupino del bene comune, della solidarietà e della giustizia sociale, che abbiano la forza giusta di governare un paese, anche in tempi difficili, con facce oneste e presentabili in campo nazionale ed internazionale.
Partiti appunto, non tecnici, non banchieri, non imprenditori e neppure comici o dilettanti..