Piove governo ladro
L’immagine del Giappone che circola su (gran parte del) web è un’immagine romanticizzata, e confido che i lettori del mio blog ne siano consapevoli. Non esiste quel Paese meraviglioso che è il Giappone, esiste il Giappone, che è un Paese, e come tutti gli altri ha pregi e difetti. Ogni volta che qualcuno fa notare un difetto del Giappone, però, subito qualcun altro ribatte che “eh ma in Italia è peggio”, e viceversa. Ora, voglio mettere per iscritto una cosa che evidentemente non è chiara: non c’è nessuna gara in atto. Nessuno sta cercando di stabilire se il Giappone o l’Italia siano rispettivamente il Paese migliore o il peggiore del mondo, e i lati negativi di uno non rendono meno negativi quelli dell’altro. Si tratta di due nazioni dalle culture profondamente differenti, e antropologicamente la diversità è ricchezza: guardando l’altro, il distante da sé, aumenta la comprensione di ciò che fa parte di noi e che altrimenti daremmo per scontato.
Ammore
Per amare qualcuno bisogna conoscerlo a fondo, nel bene e nel male. Proprio quando si è consapevoli dei difetti dell’altro e li si accetta si può parlare di amore, altrimenti è una cotta, un’infatuazione passeggera. Similmente a ciò che accade con le persone, ci sono alcune caratteristiche che rendono un luogo adatto a noi, mancanze che non ci disturbano troppo e su cui possiamo chiudere un occhio, e altre che non possiamo in alcun modo tollerare. Tra gli italiani che vivono in Giappone alcuni hanno avuto esperienze positive, altri meno, ma non c’è torto o ragione (cit.) e a nessuno è concesso di giudicare la vita degli altri, il loro punto di vista o la loro sensibilità personale. Le faide tra fazioni rivali che da tempo ormai intasano il web, le frecciatine, le guerre tra gli integralisti del Giappone perfetto e chi non perde occasione per denigrarlo, da qualunque lato le si guardi, sono francamente ridicole e imbarazzanti.
Io ti esorcizzo, demone!
Quando si sbandierano le cose che non vanno in Italia, chissà come mai, se ne dimentica sempre una: la politica cieca che da decenni, sia a destra che a sinistra, svilisce la cultura e l’istruzione relegandole a diritto accessorio, non incoraggiando i giovani a formarsi e informarsi, dando vita a una delle vere piaghe del nostro Paese, l’ignoranza. Non fermatevi a un approccio superficiale, al kawaii e alle generalizzazioni sui giapponesi (spesso inesatte, e che molte volte sfociano nel razzismo), ma approfondite, scoprite il cinema di Yasujiro Ozu e quello di Sion Sono, il J-pop degli anni ’70 e il japanoise, studiate la storia del periodo Edo e leggete Tanizaki e Murasaki Shikibu. Esplorate e andate oltre le foto di sakura in fiore che trovate su Facebook, siate curiosi, imparate, per la miseria!