Come ti vedi tra 20 anni? Seneca scriveva: “non esiste vento favorevole per il navigatore che non sa dove andare”. Il posto in banca era visto fino a pochi anni fa come il sogno di una vita e per la vita. Poi è diventato meno sicuro, poi è diventato sempre meno ‘sogno’. Molti dipendenti bancari si ritrovano a vivere un lavoro a volte molto diverso da quello gradito e a volte sognato. E si ritrovano ad un bivio…
Come ti vedi tra 20 anni? Seneca scriveva: “non esiste vento favorevole per il navigatore che non sa dove andare”. Il posto in banca era visto fino a pochi anni fa come il sogno di una vita e per la vita. Poi è diventato meno sicuro, poi è diventato sempre meno ‘sogno’. Molti dipendenti bancari si ritrovano a vivere un lavoro a volte molto diverso da quello gradito e sognato. E si ritrovano ad un bivio…
Sta diventando un fenomeno di rilevanza sociale: centinaia di migliaia di esuberi tra i dipendenti bancari in Italia che presumibilmente dovranno essere lasciati a casa nei prossimi 2 o 3 anni. E molti altri che invece non si riconoscono più nel lavoro che svolgono, molto diverso da quello immaginato o svolto fino a qualche anno fa. Tutto il settore vive un periodo di profondo ripensamento, con regole che per la gran parte ancora non sono state scritte. Siamo solo all’inizio ma l’impatto di questa incertezza e di questi cambiamenti è già visibile sulla motivazione dei dipendenti e sul loro stato emotivo.
Nella la mia posizione lavorativa, mi trovo da anni a svolgere colloqui con questa categoria di persone ma mai come in questi ultimi mesi ho riscontrato un così grande disagio, una così grande difficoltà nell’affrontare gli eventi. E dunque la prima questione che li invito a porsi è quella con cui ho aperto questo articolo: pensare a come vorresti che fosse la tua vita tra qualche anno. Solo partendo da questo fattore, assolutamente individuale e personale, si può poi impostare una discussione seria e costruttiva e valutare quali azioni si possono pianificare per arrivare allo scopo e quindi sfruttare i venti favorevoli di Seneca. Si può anche decidere di non fare nulla e subire gli eventi. E’ una scelta anche questa e, come tale, ha le sue conseguenze, specie in termini di stress e salute. Uno dei modi per misurare lo stress è capire quanta della propria agenda è fissata da altri: in altre parole, quanta della propria vita è definita da altri. Certo è che si tratta di una situazione difficile, come lo sono tutte quelle che comportano forti cambiamenti, con notevoli impatti possibili in ogni caso.
Tanto vale provare a valutare bene le opportunità e provare scegliere quella che più ci porterà vicini alla vita che vogliamo. A volte è meglio provare a ‘dipendere solo da se stessi’ che ‘dipendere in toto da altri’.
Evidentemente serve un approccio mentale adeguato ed un altrettanto adeguato supporto.
Dà un’occhiata al mio profilo linkedin e contattami, se pensi di poter trarre un’aiuto per valutare come affrontare questa situazione con qualche informazione ed opzione in più.