Un presepe piccolo piccolo

Musica (cliccare sul link, per favore): Pastori di Bepi De Marzi. E’ un canto alpino natalizio ma, questa volta, c’è solo la traccia melodica. Fate un sacrificio e ascoltatela tutta.

Statuine grezze di Franco Pina che non ho avuto il coraggio di decorare, per non rovinarle.

 Buon Natale a tutti quelli che passeranno per questo luogo nei prossimi due giorni, a quelli che vivono rapiti la magia di queste feste, a quelli che, come me, vorrebbero tornare indietro nel tempo per vedere, lungo il tavolo, visi cari che non ci sono più, a quelli che il Natale lo odiano, a quelli che berranno litri di alcool per i prossimi giorni, a quelli che manterranno la sobrietà e non vedranno turbate le proprie abitudini, a quelli che si slacceranno il bottone dei pantaloni a metà cena, a quelli circondati da bambini festosi ed eccitati che fanno venire il mal di testa e pizzichi di invidia perché sono gli unici che se lo godono davvero, a quelli che saranno soli, per scelta saggia o per destino crudele, a quelli che lavorano, nelle corsie degli ospedali o in altri luoghi in cui le porte non si possono chiudere mai, e a tutti gli altri, che comporrebbero un elenco infinito.

I commenti oggi sono inibiti: questo è il mio piccolo, temporaneo – perché avere più di un post senza commenti mi getterebbe nello sconforto –  regalo per voi.

Testo originale: P ASTORI (per coro maschile. Parole e Musica di Bepi De Marzi )

La prima ninna nanna la cantano i pastori
la notte è silenziosa, si muove appena il vento. È un canto da lontano, è musica dei prati,
i grilli si nascondono, la luna è come il sole.

E cantano i pastori e cantano la pace.
Si fermano le stelle sulla grotta, il vento tace.

Il velo di Maria profuma di rugiada,
le mani di Giuseppe proteggono l’Amore. È nato nella grotta il Re del Tempo Nuovo, è nato il Re dei poveri, è nata la speranza.

E cantano i pastori e cantano la pace.
Si fermano le stelle sulla grotta, il vento tace.