... Aspetto un bambino :)
Il punto è che dopo 8 anni di spantecamenti, pianti nascosti, rabbie e delusioni varie, proprio ora non era davvero prevista, 'sta cosa qui, era lontana dai nostri pensieri e, per innumerevoli motivi, forse anche lontana dalle nostre attuali speranze. ... Ma non è forse Dio un grande umorista, che sconvolge i nostri piani e i nostri percorsi, già sufficientemente incasinati anche da soli? Io l'ho trovato davvero divertente. A due anni dalla domanda di adozione, quando ormai mi ero messa il cuore in pace e attendevo con ansia e timore una telefonata dal Tribunale; dopo un'estate lunga e pesante e un autunno privo di qualunque equilibrio e decisamente sbilanciato verso il caos assoluto; dopo un Natale strano, bello e impegnativo, pieno di emozioni, pensieri malinconici, canti, sorrisi e paralizzanti nostalgie... ecco che a questo regalo qui proprio non pensavo più. E sì che l'ho chiesto, Natale dopo Natale, l'ho chiesto così tanto, che poi alla fine, stremata, credo di aver smesso di chiedere. Non sono mai stata una che insiste più di tanto, io, c'ho sta fissa maledetta che non devo mai dare fastidio a nessuno -_- Comunque...fatto sta che quando poi, dopo settimane in cui una vocina mi pressava a fare un test (e io facevo la gnorri, "tanto, figurati se..."), ho ceduto. E poi io e lo Chef siamo rimasti minuti interminabili a fissare quelle due lineette rosa, senza spiccicare una parola. E io pensavo solo: "Non è possibile. Perché ora? Non è possibile. Perché non 4 anni fa? Quale assurda alchimia ha fatto succedere questo miracolo in questo esatto momento storico?" E lo so, che voi starete pensando: "Ma sta deficiente non poteva semplicemente gridare "Siiii!! Che bello!! Evvivaaaa!" e cose simili, invece di farsi papponi mentali, degni di Charlie Brown??" E in effetti vi do pienamente ragione, ma io non sono una normale, primo su tutti e poi sono disgustosamente razionale, che volete, io DEVO pensare e struggermi e domandare, altrimenti scoppio. Poi, dopo 10 minuti di monologo mentale alla Woody Allen (tutto mentre lo Chef era imbambolato a guardare il test, nel timore che la linea scomparisse e io telefonavo a mia sorella e mi sedevo e alzavo dal tavolo della cucina come una morsa dalla tarantola) l'incredulità è diventata stupore e lo stupore emozione e l'emozione gioia profonda...
Io non so come andrà questo sogno (ve l'ho detto che sono razionale, no? Abbiate pazienza), ma se Qualcuno mi ha fatto questo dono, adesso, qualunque siano i suoi perché, io voglio viverlo a fondo. Perché per troppo tempo ho pensato che la Vita per me non avesse previsto questo genere di gioie, come una che si imbuca alle feste degli altri, perché non può averne una sua... Adesso vi invito alla mia festa, finalmente, alla nostra festa e spero solo che la torta sia grande quanto la felicità che si è alimentata di tutta questa attesa!
E, per festeggiare, tra le nausee che mi tormentano, la stanchezza che mi rende un bradipo con le occhiaie e le guance pallide, vi offro una fetta di questa torta deliziosa, che mi ricorda un raggio di sole primaverile :)
E, come direbbe il mio adorato Bardo:
"È notte lunga solo quella che mai trova il suo mattino"
(Shakespeare)
Grazie, Mari, per la ricetta!
Ingredienti per uno stampo di 20-22 cm
Per la pasta frolla
120 gr di farina 50 gr di zucchero 50 gr di margarina (o burro, se non avete problemi) 1 uovo grande 1 pizzico di sale la buccia grattugiata di mezzo limone
Lavorate (anche in un robot da cucina o nel bimby, se l'avete) la farina e il burro, fino ad ottenere delle briciole, unitevi lo zucchero, l'uovo, la buccia del limone e il pizzico di sale e impastate velocemente. Otterrete un impasto morbido e appiccicoso. Rivestitevi una tortiera di massimo 22 cm di diametro, unta e infarinata, schiacciando direttamente la frolla sul fondo e sui bordi. Riponete in frigorifero.
Per la crema al limone
100 gr di zucchero 2 tuorli grandi 50 gr di margarina (o burro)* la buccia grattugiata di 1 limone il succo del limone 2 cucchiai colmi di farina 200 gr di latte delattosato (o di soia o normale)
Scaldate il latte. Sbattete i tuorli con lo zucchero e la buccia del limone, unitevi la farina setacciata e il succo del limone amalgamate bene e versate il composto nel latte caldo. Aggiungete la margarina e portate a bollore, mescolando sempre, e fate addensare (ma non troppo) la crema. Togliete dal fuoco, lasciate intiepidire e versatela sul guscio di pasta frolla (tenendone da parte un paio di cucchiai)
*secondo me la crema sarebbe buona anche senza margarina o burro, la prossima volta proverò a non metterla.
Per la copertura di pasta margherita
100 gr di margarina ammorbidita a temperatura ambiente 100 gr di zucchero vanigliato 1 pizzico di sale 2 uova 1 tuorlo 2 cucchiai di latte 120 gr di farina 20 gr di fecola di patate 1 bustina di lievito 2 cucchiai di limoncello (mia aggiunta)
Montate le uova con lo zucchero, fino a quando il composto sarà bello gonfio e chiaro, aggiungete la margarina , il pizzico di sale, il latte e il liquore e continuate a mescolare il tutto. Unite infine le farine setacciate insieme al lievito e amalgamate bene.
Versate il composto sulla crema, coprendola molto bene e livellandola il meglio possibile. Decorate, con una tasca da pasticciere a bocchetta liscia (ma volendo potete sbizzarrirvi) la superficie, creando dei raggi tipo sole
Cuocete in forno già caldo a 160° per circa 40-50 minuti (fate la prova stecchino) e coprendo con carta stagnola, se vedete che la superficie si sta scurendo troppo.
Io ho preferito lasciarla nature, senza zucchero a velo, perché mi piaceva si vedessero i raggi :)