Il Natale è per tradizione quella festa magica che ci riporta infanzia, alla famiglia, all’amicizia e che scatena dentro di noi un turbinio di emozioni con la sua atmosfera magica fatta di odori, profumi, sapori e sentimenti.
Questo è il periodo dell’inverno in cui le giornate sono più buie e le sere sono illuminate dalla luce dai colori e dallo scintillio delle decorazioni di Natale.
E’ il periodo in cui le tradizioni che si rinnovano di anno in anno ci riportano alle radici e rendono ancor più forte, dentro di noi il legame con il passato, con ciò che siamo e ci permettono di vivere al meglio il nostro presente che a sua volta si rinnova in una nuova tradizione: l’ addobbare l’albero, il decorare la casa , il cucinare i soliti piatti, il sentire i soliti profumi, il preparare la tavola, sono un modo per far diventare nostro il Natale.
Il Natale che rimane impresso nella memoria è quello legato l’aroma e al profumo dei sapori antichi della cucina, quelli di una volta e che sentivi poche volte in un anno perché certe cose si cucinavano solo nei giorni di feste, e poi non in tutte le feste: si cucinavano nelle feste solenni.
Il suo profumo, per me è quello delle arance, dei mandarini delle arance decorate con i chiodi di garofano , del brodo di cappone e di gallina che si cucinavano per preparare sia il brodo i primi che i secondi: tutti piatti dal sapore unico che ti rimane impresso per sempre nella mente.
Quella che vi propongo oggi è una ricetta che solitamente prepara mia cognata, per le feste, appunto, e che noi tutti apprezziamo molto perché sa di Natale. E’ la gallina in brodo proposta in una versione rivisitata e rinnovata, tutta da provare.
E intanto che scrivo le immagini e i ricordi scorrono nella mia mente e nel mio cuore e subito mi appare un turbinio di luci, l’albero il presepe, i cappotti chiusi, il cappello, la sciarpa e i guanti di lana e il caldo che ti pervade entrando in casa e dalla cucina quel profumo… il profumo del Natale!!!