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Un segno fa poco, ma due fanno la differenza

Creato il 01 marzo 2011 da Zfrantziscu
di Atropa Belladonna
Non mi va, in generale, di disquisire troppo su un singolo segno, soprattutto quando è una X: potrebbe essere una taw fenicia, proto-cananaica o proto-sinaitica (1); o un chi greco; così come un ingannatore segno latino per 10, perfino il segno anatolico per 100, il che potrebbe entusiasmare chi fa arrivare gli Shardana dall'Anatolia, con volo diretto e senza scalo. Nel caso peggiore potrebbe essere una ics o un segno di moltiplicazione. Ma ben diverso è trovarlo associato con uno o più altri segni. Quando poi si trovano in un documento sardo ed in un suo lontano parente proto-cananaico, direttamente dalla Palestina, allora la faccenda si fa decisamente interessante. Un segno fa poco, ma due fanno la differenzaNon ci vuole molta fantasia per capire che la pietra di Norbello e il manico di giara di Tell el-Ajjul (nei pressi di Gaza), rechino gli stessi due caratteri: una taw ed una kaph. Che la kaph abbia le due forme a tridente, che rimarrà famigliare anche nell'alfabeto fenicio, ed ad alberello stilizzato potete facilmente convincervene consultando le varie tabelle di proto-cananaico (es. pg 40 del rif. 1). E questi due qua, insieme, sì che sono dei segni potenti. Il manico di Tell el-Ajjul ci parla perfino dell'antica Sharuhen, almeno così la pensano diversi studiosi, la quale fu niente meno che l'ultimo rifugio degli Hyksos in fuga da Ahmose I. Ma freno subito la fantasia, per passare alla riga sotto: con altri due possibili esempi di kaph (ringrazio, tantissimo, le mie fonti) e con un altro paio di possibili taw: se la prima è davvero una taw, tanto di cappello, appartiene niente meno che alla cultura di Ozieri (4). Dico solo che Lilliu fu impressionato da quell’ oggetto e vale la pena leggere la descrizione che ne fa. Sull'ansa del nuraghe Flumenelongu non sono certo la prima a discutere e vi rimando alla citazione originale (4). Io ho trovato, del tutto per caso, un'analogia dalla Palestina meridionale dell'età del Ferro (5).
(1) Simons, F. (2011) Proto-Sinaitic – Progenitor of the Alphabet, Rosetta 9: 16-40 (2) Frank M. Cross, Jr., 1954, The Evolution of the Proto-Canaanite Alphabet Bulletin of the American Schools of Oriental Research, 134: 15-24(3) Giovanni Lilliu, Ciottolo inciso prenuragico dalla grotta sarda di San Michele d’Ozieri-Sassari, in: Sardegna e Mediterraneo negli scritti di G. Lilliu, vol. 3, pp. 1197-1210 (4) Graziano Caputa, 2003 REPERTI INEDITI DAL NURAGHE FLUMENELONGU (ALGHERO), Sardinia, Corsica, ET Baleares antiqvae International Journal of Archaeology, 1: 83-94(5) Cullican W. 1973, THE GRAVES AT TELL ER-REQEISH, AUSTRALIAN JOURNAL OF BIBLICAL ARCHAEOLOGY, 2: 66-105

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