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Un sogno che si realizza

Da Gaietta1

Finalmente è ufficiale: sono pasticcera diplomata alla Castalimenti.

Un sogno che si realizza

lei è la mia prima torta decorata, ho scelto il rosa come colore principale perchè il mio mondo è rosa confetto e perchè avendo scelto di dedicarla alle mie colonne portanti: Mamma,Zia e Nonna non potevo che scegliere il colore della femminilità per eccellenza.

Venerdì scorso si è svolta a scuola la nostra cerimonia, quella in cui ci è stato dato il diploma, la nostra personale giacca bianca ricamata con i nostri nomi; la cerimonia nella quale ognuno ha presentato il proprio buffet realizzato in quasi totale autonomia e per il quale ci siamo davvero fatti in milioni di piccoli pezzettini che ancora vagano stanchi per i corridoi della Cast.

L’ultima settimana di corso è stata forse la più intensa di tutte, dopo un percorso durato 12 settimane finalmente siamo arrivati alla fine dimostrando quello che abbiamo imparato in precedenza e cercando di metterci alla prova per il buffet finale che avrebbe racchiuso alcune delle preparazioni realizzate nelle settimane tematiche.

Un sogno che si realizza

Il mio buffet tutto rosa e un particolare: le prime colazioni.

Io e la mia amica-compagna-coinquilina Sara ci siamo confrontate all’infinito su quali potessero essere i dolci che meglio ci avrebbero rappresentato in quei pochi minuti che avremmo avuto a disposizione durante la cerimonia; ne abbiamo parlato tanto da imparare a memoria non solo le nostre singole scelte ma anche quelle dell’altra.

Un sogno che si realizza

Io e la mia torta…e il Maestro Magni che mi “intervista”… ovvero una spiegazione dei prodotti che ho scelto per il mio buffet.

Siamo state le uniche ad avere deciso di personalizzare in tutto e per tutto anche le presentazioni, arrivando a scuola con mille richieste per i vari docenti che ci hanno sopportate come fossimo state una sorta di penitenza capitata loro, e per questo sarò eternamente grata a tutti loro e alla loro sconfinata pazienza e disponibilità.

Un sogno che si realizza
Per le prime colazioni: croissant al cacao  danesi ai lamponi;

per le mignon: tartellette con ganache al cioccolato e confettura di lamponi.

Lei non voleva la scritta “nocciola” sulla torta nocciola così come tradizione avrebbe richiesto e allo stesso modo io non volevo i maron glacè nella mia tartufata e con educata insistenza l’abbiamo spuntata, lei decorando la sua nocciola con una farfalla di cioccolato e tre nocciole passate nello zucchero tirato e io sostituendo i maron glacè con dei lamponi e motivando la mia decisione con “ma maestro, siamo a luglio…la mia è la versione estiva!”

Un sogno che si realizza

I muffins al pomodoro e cioccolato e le praline bianche con ganache all’arancia e i fruttini ai lamponi

Sono stati tre mesi lunghi e pieni di emozioni, potessi li rifarei di nuovo anche se devo ammettere che verso la fine iniziavo a sentire quella voglia matta di far vedere ai vari docenti che avevo imparato a camminare sulle mie gambe senza dover avere sempre la loro approvazione nei momenti topici delle preparazioni e allestimenti dei dolci e posso assolutamente dire di essere fiera e orgogliosa del mio buffet perchè me lo sono organizzato in totale e completa autonomia, dal portarmi la tovaglia rosa in tinta con la mia torta alla scelta di stampare qualche fiore di pasta di zucchero da usare come decoro, al fatto di dare un senso cromatico e di gusto a tutto il mio buffet…si nota che è tutto rosa!?!no?

Un sogno che si realizza

La mia mousse ai lamponi e il mio semifreddo al miele con inserimento di confettura di lamponi…sono stati i due dolci che ho amato maggiormente fare per tutta la preparazione lunga ma delicata di cui sono composti.

Ciò che però mi rende davvero orgogliosa sono stati i complimenti ricevuti mano a mano che allestivo i miei dolci, facendo assaggiare al maestro Magni i miei composti, osservando i suoi sguardi quando io da sola stavo preparando la mia mousse o il mio semifreddo o la ganache per la mia tartufata o i nostri muffins pomodoro-cioccolato.

Durante il suo discorso il maestro Magni ha sottolineato l’importanza della giacca bianca che non è solo una divisa da lavoro, ma simboleggia il mestiere, il nostro mestiere: la pasticceria; io sono emozionata ogni volta che guardo la mia giacca, ogni volta che dopo averla lavata e fatta tornare bianchissima la stiro e la indosso perchè so che quando la porto faccio parte di una categoria di lavoratori che credono in quello che fanno e personalmente ritengo essenziale che alla base di tutto ci sia la competenza.

Essere pasticceri non vuol solo dire fare le torte, fare i cannoncini o una meringata: io sono convinta che essere pasticceri significhi rispettare le materie prime che si utilizzano per il proprio lavoro, non dimenticando mai che con quelle poche di base si riescono a creare dei dolci che poi sono consumati da chi crede in noi e accetta di diventare nostro cliente e quindi rispettare le materie prime nel modo corretto, perchè alla base c’è la competenza necessaria per conoscerle, vuol dire anche rispettare chi poi andrà a consumarle sotto forma di cake, biscotto o semifreddo che sia.

Il mio reale percorso inizia ora, continuando a studiare e approfondendo le basi che mi sono state insegnate dai miei maestri e realizzando praticamente ciò che loro ci hanno regalato come spunto.

Tra un paio di giorni troverete la ricetta del mio Plumcake ai pistacchi e lamponi di cui vado particolarmente fiera.


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