Il libro di Montanelli che sto leggendo sotto l’ombrellone (I conti con me stesso- diari dal 1957 al 1978- edito da RCS nel 2009) è per me come un tuffo nel passato.
Vi ho ritrovato personaggi di cui avevo persino dimenticato i nomi, oltre che i fatti ad essi correlati: Tanassi e Gui, ad esempio, erano due politici di spicco che rimasero coinvolti nel primo grande scandalo politico della Repubblica (lo scandalo Lockeed, una piccola tangentopoli ante-litteram dei primi anni settanta); Ferrari-Aggradi (uno dei tanti ministri della P.I. di quel periodo caldo che, paragonati a questi del 2000, non erano poi così male, anche se a noi militanti della galassia sinistroide del Movimento Studentesco, non piacevano affatto); poi Angelo Rizzoli (lo sapevate che era un semi-analfabeta, ma intelligentissimo, al punto da aver creato un impero che esiste ancora?); Giangiacomo Feltrinelli (di lui diceva il grande Cicito Masala che aveva scambiato la Sardegna per Cuba): morì per lo scoppio di una bomba che lui stesso tentava di piazzare sotto un traliccio dell’Alta Tensione a scopo terroristico; non mancano i grandi ritratti femminili: Colette, la moglie dello stesso Montanelli; Maria Giulia Crespi, allora proprietaria del Corriere della Sera, di cui Montanelli era scrittore di punta; Maria Bellonci, fondatrice del Premio Letterario Strega, il cui marito sfidò a duello proprio il direttore del Corriere della Sera, colpevole di avere pubblicato il soprannome di sua moglie (l’aigle a deux tetes), attribuitole a cause del gonfiore silicotico che caratterizzava il suo petto.
Insomma una galleria di personaggi e una miniera di fatti che sto letteralmente divorando fra interesse e nostalgia.
Interessante, anzi illuminante l’introduzione di Sergio Romano.
Peccato che molti personaggi non compaiano perchè, dice una noticina dell’editore, i diari di Montanelli contenevano giudizi troppo caustici e severi su di loro (ma il vero motivo, mi è sembrato di capire, è che questi personaggi sono a tutt’oggi troppo potenti e influenti).
Alla prossima.