Un uccellino che viene dal Fiume Azzurro

Una citazione, da un autore che merita la propria fama e che ho scoperto solo recentemente. Senza alcuna intenzione di impossessarmi della sua opera.
Il libro è:
Tonino Guerra – “La valle del Kamasutra” – Bompiani 2010
e il racconto si intitola: "Un uccellino che viene dal Fiume Azzurro"
Il racconto viene ambientato nella Cina del dopo la Lunga Marcia di Mao Tze Tung. Nello sforzo di rinnovare il paese, e di eliminare gli sprechi, viene ordinata grande battaglia contro gli uccelli che sterminavano il raccolto del riso nelle pianure del Fiume Azzurro. Studenti e soldati per giorni batterono con sassi contro latte e bidoni in modo da spaventare i volatili. Questi, esausti per essere rimasti in aria troppo a lungo senza poter riposare, caddero sfiniti o affogarono. Soltanto un piccolo uccello arrivò nella capitale dove, in un antico monastero, risiedeva l'ultimo degli eunuchi imperiali. Tutti gli altri eunuchi erano morti ed era rimasto solo in attesa della morte.L'uccellino si posò sul bordo della sua ciotola di riso. L'eunuco vide nel colore delle piume dell'uccellino i bellissimi abiti della sua antica padrona. Apre il becco dell’uccello con gesti umili e gli infila dentro un chicco di riso fino a che l'uccellino fu sazio."... E dopo dormirono lui sulla stuoia e l’uccellino accanto a lui perché erano stanchi morti. "