Tutta colpa di Snoopy ( vedere penultimo post prima di allertare la neuro)
Racconto originale qui, ma sta subendo una rivoltata, come un calzino
“Il buio li avvolse all’improvviso, senza dar loro il tempo di reagire. Dal clangore di ferraglia capirono che la serranda era stata abbassata e allora gridarono, insieme, richiami ormai inutili. Si diressero verso l’uscita, a tentoni, ma la donna non conosceva bene la stanza: senza volerlo ostacolò il percorso dell’uomo e la forza del corpo in movimento di lui la spinse contro uno scaffale. Il sangue iniziò a colarle dal naso. La prima goccia si fece lenta strada verso il labbro, seguita subito dal torrentello caldo delle successive. Emise un gemito di dolore mentre la mano le scendeva di riflesso nella borsa a cercare un fazzoletto.
L’uomo si era fermato, dopo l’urto: le stava stringendo un braccio. “Si è fatta male?”, lo sentì chiedere. “Sì. No. Non è niente.”, rispose senza quasi accorgersene, divincolandosi, la voce attutita dal cotone del telo premuto contro il viso.
“Siamo chiusi dentro, vero?!”, aggiunse subito dopo e questa volta suonò stridula anche a se stessa. Da una finestrella rigata di pioggia, dietro le loro spalle, apparve un lampo di luce. Per un istante si guardarono negli occhi, poi tutto tornò scuro attorno.”