Già da diversi giorni, grazie a un'insufficiente connessione internet in casa qui nella città di V, ho preso l'abitudine di uscire dopo colazione e andare a lavorare in una sala studio dell'Università. Lasciamo perdere la triste considerazione che la mancanza di una connessione internet è l'unico motore in grado di spronarmi a un attività fisica quotidiana [mezz'ora di camminata con zaino di due kg sulle spalle è attività fisica no?!?]. Mi concentro invece su quanto mi piaccia lavorare nelle biblioteche delle Università. Sarà un po' quella sensazione di tornare studente, l'illusione di avere di nuovo vent'anni e qualcosa e di potermeli godere con la consapevolezza di oggi - chi non lo vorrebbe? Ok, senza andare troppo lontano mi bastano anche solo il silenzio, i soffitti alti, degli edifici storici e portoni in legno che esalano cultura, per essere felice.
Questo post è dedicato a loro, le biblioteche più belle in cui ho passato momenti felici e di pure relax:
Fra tutte le biblioteche in cui ho passato ore di studio matto e disperatissimo, una delle più belle che mi è rimasta nel cuore è quella del chiostro di San Francesco a Siena, che comunemente viene chiamata la Cripta.
Alla luce di queste lampade da tavolo ho preparato la mia tesi di laurea, in una sorta di trance da penombra. Amavo questo posto ma allo stesso tempo mi inquietava, soprattutto quando scendeva la sera e iniziava a svuotarsi. Credo che in questo Il Nome della Rosa abbia avuto la sua parte.
Durante gli anni a Milano e le ore sotto ai neon, non ho purtroppo avuto modo di frequentare il mondo delle biblioteche. Da poco ho scoperto la bellissima Braidense, ma rimangono in lista la biblioteca Ambrosiana, la Sormani e quella di Belle Arti. Imperdonabile non averne mai approfittato durante la mia permanenza meneghina.
Quando poi sono arrivata a Barcellona, ho notato con piacere che potevo riprendere il ritmo bibliotecario perché le biblioteche sono quasi ovunque. Ogni quartiere ha la sua, da quelle più modeste alle storiche e imponenti; non trovare una biblioteca aperta a Barcellona è impossibile. Con la tessera poi, unica per tutte le biblioteche della città, si possono prendere a prestito libri, cd e DVD per un mese e si ha accesso gratuito al wi-fi, senza limiti.
La Fraternitat della Barceloneta
Iniziamo da quella più vicina a casa mia, sono naturalmente di parte. Gli spazi interni sono moderni, ma la bellezza di questa biblioteca sta nell'edificio storico che la contiene. Nel 1917 qui nasce la sede della Cooperativa Obrera del quartiere. E poi dalla sue sale studio si vedono i tetti della Barceloneta, e a me questo fa sentire tantissimo a casa.
Biblioteca Joaquim Folch i Torres - Museo Nacional de Catalunya
Scoperta grazie alla mia amica svizzera che studia storia dell'arte, questa biblioteca si trova ai piedi del parco del Montjuic ed è quella del Museo Nazionale di Catalunya, il grande edificio con ingresso in Plaza de Espanya. L'accesso alla biblioteca è nel retro del palazzo, quindi per arrivarci si possono fare le scale mobili da plaza de Espanya oppure fare una bella camminata passando da dietro la piazza e salendo lentamente a piedi. Io consiglio questa seconda opzione, perché si sale pian piano, si entra nel parco e si vede una buona parte della città dall'alto. Lavorare qui è molto rilassante, sia perché ci arrivano poche persone sia perché dalle finestra si ammira la vista su una parte del parco.
Archivo del CCCB
Non fa parte delle biblioteche cittadine, ma amo particolarmente la piccola biblioteca dell' Archivo del CCCB (il Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona). Si trova nel Raval e l'accesso è sempre gratuito, disponibile dal martedì alla domenica. Il prestito a casa non è previsto, solo libera consultazione. Internet wi-fi gratis senza alcuna registrazione o tesseramento. Il punto a favore di questa biblioteca è la comodità: non solo tavoli e sedie ergonomiche, ma soprattutto i pouf in cui immergersi nella lettura. Io ci posso passare facilmente un intero fine settimana di pioggia.
Molte altre ce ne sono da scoprire, per esempio ancora non sono riuscita a entrare nella Biblioteca Nacional de Catalunya: l'accesso libero è possibile se siete studenti con tessera universitaria o avete un progetto di ricerca specifica su Barcellona. Quindi quando sono arrivata io con il mio zainetto, mi hanno detto no no e mandato nella biblioteca a lato - la biblioteca Sant Pau Santa Creu, che è bella comunque (si trova sempre nell'incantevole patio gotico dell'Hospital della Santa Creu).
Chiudo infine la lista delle biblioteche del mio cuore, con la meraviglia delle meraviglie, dall'altro lato dell'oceano. Non è esattamente una biblioteca in senso letterale, perché i libri sono in vendita e non in prestito, ma se amate i luoghi in cui leggere in pace è imperdibile:
Ateneo Gran Splendid
Finora la libreria più bella in cui sia mai entrata. È l' Ateneo Gran Splendid di Buenos Aires. Varcare queste porte è entrare in molti mondi alla volta: prima in quella che sembra un normale negozio di libri, gli scaffali con le ultime novità, la gente che paga alla cassa. Poi si apre lo scenario e d'improvviso siete dentro un teatro. Ma invece delle note musicali, si sente fruscio di libri. Davanti a voi, tre palchi tappezzati di scaffali e poltroncine in cui godersi la lettura...un sogno.
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Quali sono le vostre biblioteche del cuore?