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Una biblioteca da un solo libro

Creato il 10 agosto 2011 da Andreapomella

Una biblioteca da un solo libroL’altro giorno, su uno scaffale della mia biblioteca, è spuntato un libro di cui non so nulla. Non so da dove provenga, come sia finito fra i miei libri, se qualcuno me l’abbia regalato o prestato. Il libro costituisce in sé un piccolo mistero del quale tuttavia non mi importa nulla. A prima vista sembra un gattino randagio finito in una colonia di felini che poltriscono disordinatamente sapendo che c’è una mano (la mia) che ogni sera si occuperà di loro. Ha trovato subito il suo posto nella libreria. Non un posto di rilievo, non sullo scaffale comodo in cui tengo i volumi che in genere consulto più frequentemente, ma in un ripiano tra i più bassi, mi sembra di ricordare il più basso in assoluto, quello su cui cade perennemente l’ombra del bracciolo destro del divano. So che presto mi dimenticherò di lui, come faccio ogni giorno con una quantità spropositata di libri, cosicché la scenetta dell’altro giorno si ripeterà nuovamente in un futuro ipotetico, nell’occasione di un trasloco o di una risistemazione dell’ordine generale della biblioteca, il libro finirà di nuovo tra le mie mani, e io lo interrogherò con gli occhi, sottoponendo la mia memoria a una scansione velocissima e vana nel tentativo di ricordarmi di lui. La cosa umiliante del possedere tanti libri è questa incapacità di poterli considerare come essi meritano. A volte vorrei che nella mia biblioteca abitasse un solo libro, un libro perfetto e assoluto che mi faccia scordare di tutti gli altri e del quale riuscissi a ricordare ogni circostanza (dalla data dell’acquisto, ai giorni impiegati per la lettura, dal numero di pagine, alle necessarie notizie sull’autore), un libro da contemplare ogni sera con l’aria felice e soddisfatta di chi ha compiuto il proprio dovere.


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