“In generale, ho sempre ottenuto le mie posizioni all’estero senza conoscere nessuno, senza alcuna raccomandazione e solo grazie al mio impegno, a quello che c’è scritto sul mio curriculum, e alle lettere di referenza di professori inglesi e australiani che hanno lavorato con me“: biglietto da visita inequivocabile, quello di Silvia Mendolia, 36enne lettrice in Economia all’Università di Wollongong, in Australia.
Al termine della laurea in Economia a Torino, Silvia aveva già trovato il proprio posto di lavoro -sicuro- in banca. Ma una borsa di studio della Banca d’Italia, che la spedisce a specializzarsi a Londra per un Master in Economia, segna la cesura col passato. Al ritorno in Italia Silvia scopre come quella ulteriore specializzazione non interessi, alla banca presso cui lavora… nessuna possibilità di valorizzazione ulteriore, insomma.
Nel 2006 arriva l’opportunità di cambiare aria: il marito di Silvia trova lavoro a Sydney, come post-doc. Lei decide di seguirlo, all’altro capo del mondo. In poco tempo trova una posizione da PhD, in Economia del Lavoro ed Economia Sanitaria – senza aver mai avuto esperienze accademiche, in precedenza.
Dopo un passaggio come docente part-time, Silvia -nel frattempo divenuta anche madre- ottiene un’altra occasione di lavoro in Scozia. Per lei si tratta di un insperato ritorno in Europa, con tutta la famiglia al seguito, sempre all’interno del mondo accademico. Il periodo scozzese si rivela proficuo: molto meno incoraggianti invece i tentatitivi di rientro in Italia, approfittando della temporanea permanenza in Europa. Un ateneo della Penisola le rifiuta un colloquio via Skype (!), mentre un ulteriore tentativo di ritorno in banca si rivela un buco nell’acqua…
Anche per questo Silvia non esita a riportare la famiglia in Australia, non appena si ripresenta l’occasione. E ripartire da lì, lavorativamente. In Italia lei ci tornerebbe anche domani. Ma, a questo punto, lo farebbe solo alle sue condizioni.
Ospite della puntata è Cinzia Rienzo, ricercatrice presso il National Institute of Economic and Social Research di Londra. Anche per lei un percorso accademico all’estero: anche lei, osserva dall’Europa e con occhi estremamente critici il mondo universitario italiano.
Nella rubrica “Expats” ci trasferiamo invece a Parigi, per raccontarvi la nascita di un gruppo di manager italiani nella capitale francese. Si chiama “Italian Executives in Paris”, e raccoglie l’élite dei nostri giovani professionisti. Ne parliamo con Francesco Coppola, fondatore e presidente di IEP.
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La discussione di novembre: “Tempo di “give back”, per i giovani italiani espatriati, imprenditori e non? In un momento così cruciale per il Paese, quali possibili contributi pensate di dare al vostro Paese di origine, per far ripartire l’economia e ricominciare? Soprattutto… se li merita?”
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Alla prossima puntata: sabato 15 novembre, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!