È sera. Accendo il pc per iniziare a scrivere. Ho in programma di finire un racconto e se mi dice bene potrei anche postare sul blog. Ho in mente qualcosa di divertente, che parla di come mi ritrovo qui tutta sola davanti al pc, mentre il resto della famiglia dorme già da un pezzo, stroncato dall’influenza. Prima di iniziare mi concedo un giro social. Su twitter trovo un appello che gira. Seguo l’hashtag #vendolaunacasaperluigi e mi ritrovo sul blog di Serena.
Leggo. E dopo dieci secondi scarsi ho la pelle d’oca, un senso d’impotenza che mi fa girar la testa e la voglia (oltre che il bisogno impellente) di unirmi all’appello.
Perciò lo faccio qui e lo faccio ora. Rimandando tutto il resto a domani, perchè niente al momento mi pare più importante di questo.
C’è questo bambino che si chiama Luigi, ha tre anni, abita a San Ferdinando di Puglia e ha dalla nascita una malattia genetica rarissima ed estremamente grave. Ha bisogno di cure costanti: medicine, pomate e interventi chirurgici.
E poi ci sono Teresa e Francesco, la sua mamma e il suo papà, che oltre ai gravissimi problemi di salute del piccolo si trovano in difficoltà economica. E che per un periodo sono rimasti senza farmaci (perchè non glieli passavano più). E che ora rischiano di perdere pure la casa.
E che io veramente quando sento queste cose a stento trattengo la rabbia.
Sul blog di Serena trovate maggiori informazioni e a questo link il conto corrente per aiutare la famiglia Meneo.
Aiutiamoli. Diffondiamo la notizia, perchè le istituzioni facciano qualcosa per aiutare il piccolo Luigi e la sua famiglia.
So che lo farete. E per questo vi dico grazie!