Ben H. Winters è nato vicino a Washington e oggi vive a Boston. I suoi libri hanno ricevuto varie nomination per l’Edgar Allan Poe Award, il prestigioso premio assegnato dall’associazione dei Mystery Writers of America, vinto in passato da scrittori del calibro di James Patterson, John le Carré e Ian Rankin. Una casa perfetta è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.
Sito: http://www.benhwinters.com/
Autore: Ben Winters (Traduttore: I.Katerinov)
Serie: //
Edito da: Tre60 (Collana: Tre60)
Prezzo: 9,90 €
Genere: Narrativa, Thriller
Pagine: 352 p.
Voto:
Trama: Susan e Alex non hanno dubbi: è la casa perfetta. In quel quartiere e a quel prezzo, non potrebbero trovare di meglio. E c’è persino una stanzetta in più – non segnalata nell’annuncio – ideale per le esigenze di Susan, che ha deciso di lasciare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno alla figlia, la piccola Emma, e alla sua grande passione, la pittura. Inoltre, la signora Scharfstein, la padrona di casa che abita al pianoterra, sembra proprio una simpatica e disponibile vecchietta. Ma ben presto cominciano ad accadere cose strane, che turbano la quiete domestica: nel suo studio, Susan sente un odore sgradevole che nessun altro percepisce. Poi, una mattina, nota che la federa del suo cuscino è sporca di sangue e che il suo corpo è costellato da quelli che sembrano i morsi di qualche insetto. Tuttavia né la figlia né il marito hanno quei segni. Per non correre rischi, Susan chiama una ditta di disinfestazione, che però non trova nulla. Sembra una follia, eppure lei è convinta che la casa brulichi d’insetti: sono lì, annidati da qualche parte, non c’è altra spiegazione. Mentre la signora Scharfstein diventa sempre più invadente e il marito preoccupato, Susan capisce di dover dimostrare a tutti che non è paranoica. Altrimenti potrebbe rischiare di perdere non soltanto quell’appartamento, ma anche la sua famiglia.
Considerato dalla critica il degno erede di Rosemary’s Baby e dei classici della suspense psicologica, Una casa perfetta è un thriller in cui il labile confine tra realtà e immaginazione diventa un luogo oscuro e molto pericoloso…Recensione
di Debora
«La sveglia segnava le 06.32.
Susan si svegliò di colpo, turbata, come se avesse fatto un incubo.
Girandosi per cambiare posizione, notò una macchia sul cuscino.
Era sangue?
La raschiò con l’unghia dell’indice, aspettandosi che venisse via subito. Invece rimase lì dov’era, fusa nel tessuto della federa. Rassegnata, si lasciò ricadere sul cuscino e provò a riaddormentarsi, in attesa che suonasse la sveglia. Alle 07.00 in punto riaprì gli occhi, pensando che forse non avrebbe più visto la macchia, svanita come il frammento di un brutto sogno.
Invece era ancora lì.»
Nelle prime pagine il lettore ha subito un’idea ben precisa della giovane coppia formata da Alex e Susan. La donna ha una marcia in più, è più attiva anche se attualmente non ha un lavoro ma solo una grande passione, la pittura. Alex, invece, ci appare come un grande pigrone. Naturalmente si amano alla follia ed hanno una splendida bambina.
Nel corso della storia, però, Susan subisce una trasformazione piuttosto radicale. Diventa insicura, dubita di sé e degli altri tanto che il lettore stesso, in alcuni momenti, la considera pazza. Questo mutamento porterà a molti drammi che potrebbero seriamente distruggere i rapporti con il marito e la figlia Emma.
Ben Winters ci fa dubitare fino alla fine e ad un certo punto sospettiamo che, forse, Susan non è così pazza come sembra.
Il dubbio è il sentimento protagonista del libro, che si insinua in tutti i personaggi e nel lettore. Molti saranno infatti i personaggi che agli occhi di chi legge appariranno come i colpevoli o i cattivi della vicenda. Particolarmente inquietante la figura della signora Scharfstein, una vecchina diabolica, che credo sia il personaggio più interessante della storia per quello che nasconde nel suo passato.
La protagonista indiscussa è certamente la casa in cui la giovane coppia si trasferisce e Ben Winters la descrive con precisione, esaltandone i lati più oscuri e nascosti. Certamente la casa infestata non è cosa nuova per la letteratura e per il cinema horror, ma l’autore è bravo nel farci dubitare anche di questo; voglio dire che a un certo punto il lettore si domanda se gli eventi strani che accadono in casa, come i cigolii, non siano solo il frutto di suggestione e debolezza psicologica di chi sente i rumori e si immagina un mondo irreale.
La domanda chiave è, quindi: le paure sono reali o sono solo il frutto della nostra mente?
Tremendo pensare come il nemico numero uno in questo libro sia proprio la casa, luogo che solitamente ci dovrebbe far sentire al sicuro, protetti. La casa è uno spazio che coinvolge emotivamente le persone che ci vivono, poiché è IL LUOGO per eccellenza, dove noi viviamo i nostri affetti più cari e dove trascorriamo la maggior parte delle ore. Dovrebbe essere un rifugio, la casa perfetta citata nel titolo, appunto, invece qui diventa un mostro dal quale scappare.
Dunque non abbiate troppe pretese, perché la trama è storia già sentita, gli eventi non ci faranno sobbalzare troppo, non ci stupiranno visto che sono abbastanza prevedibili; la lettura risulta essere molto semplice, scorrevole grazie all’alternanza di dialoghi tra i protagonisti e di brevi descrizioni degli eventi paranormali presenti nella storia. Un libro da scegliere quando non avete voglia di letture impegnate.
Curata la copertina del libro, che attira parecchio, come anche gli insettini già nominati all’inizio.
Per un libro a questo prezzo possiamo accontentarci, ma di certo non potevano proporcelo a più di 10 euro!