Una cena tra amiche

La mia amica “shabby girl” Diana dice che questo posto mi fa bene, anche se non sono shabby. Davvero! Soprattutto se considerate il fatto che mi è pure venuta voglia di cucinare! 
Ogni tanto preparo deliziosi (‘nsomma…) manicaretti non solo per il maritino che ci raggiunge durante il weekend (ed è abituato ai miei “giochi” culinari) ma anche per cavie inconsapevoli del fatto che a casa cucini poco e che ogni piatto io prepari sia sostanzialmente un esperimento. 
Raramente seguo ricette e mai le “dosi” degli ingredienti necessari. Vado sempre ad occhio e il risultato è sempre incerto fino all’assaggio. Creo suspance… 
Martedì sera è andata bene: ho invitato le mie due amiche del cuore di Sestri (che qui di amiche ne ho tante ma del cuore solo due, che se fossero di più quali amiche del cuore sarebbero?) con prole e nipoti al seguito, per la gioia di Filippo. Nonostante fossimo in sei, ho cucinato per un reggimento che con le “quantità” non mi capacito ancora… Vi dico solo che ho poi mangiato polpettone di patate e fagiolini per due giorni.
Ma non vi dirò del menù (della pasta molto semplice ma stranamente buona e delicata…), parliamo della tavola.
Credo di non avere mai organizzato una cena in giardino in tutta la mia vita ma c’è pur sempre una prima volta!
Avevo voglia di colore (e calore) così sono andata a comprare, insieme a Filippo che si è divertito un mondo a consigliarmi e ad aiutarmi nella preparazione della serata, tovagliette e candele colorate e ho capito che una tavola allegra (magari un po’ pacchiana ma allegra) incide almeno del 50% sul risultato della cena. Cioè, secondo me, se la tavola è carina sembra più buono anche il cibo. 
O forse è merito del Gutturnio, non so.
Comunque è stata una bellissima serata tra amiche del cuore. ;-)