Una città millenaria: Pechino (seconda
ed ultima parte)
Salve inguaribili viaggiatori,
oggi continuo il racconto su Pechino, la città millenaria per eccellenza
Chi si fosse perso la prima parte, basta che clicchi su: Una città millenaria: Pechino (prima parte) Un'altra tappa che non potete perdere è il Palazzo d’estate (foto sotto) che era la residenza imperiale estiva durante la dinastia Qing ed è composta da diverse parti come torri, pagode, palazzi e giardini meravigliosi. Camminando nei suoi giardini, si arriva al lago sul quale si può fare una mini-crociera in battello che vi permetterà di ammirare di una veduta d'insieme del paesaggio. Se andate in coppia, ma non solo, sarete molto ispirati percorrendo il Lungo Corridoio chiamato anche corridoio dell'amore perché una leggenda narra che 2 giovani che si conobbero all'inizio del corridoio lo percorsero assieme, ma questo è talmente lungo che alla fine dello stesso decisero di sposarsi.
Lungo il lago si può vedere la barca di pietra, che sembra di marmo, ma in realtà è fatta di legno. Particolarissima!
Esistono altri due luoghi meno turistici ma pieni di fascino che offrono un'oasi di pace e tranquillità.
Il “Tempio del Paradiso” è uno dei tesori architettonici più antichi della città.
Fu costruito sotto l'imperatore Ming Yongle nel’400.
Dietro alte mura, il rumore del traffico caotico di Pechino si affievolisce ed anche la temperatura scende di qualche grado.
Questo luogo è diventato il tempio degli hobby. Il sacro suolo diventa un teatro aperto dove di esibiscono cantanti, musicisti, danzatori, esperti di arti marziali e molti altri.
All’interno di questo tempio, potrete vedere gruppi di persone impegnati nella pratica del "wushu" agitando dei ventagli sul ritmo di una musica molto marziale.
Può succedere anche di vedere qualche signora impegnata in "performance" di opera cinese accompagnata dal battere ritmico delle mani degli spettatori che, talvolta, si improvvisano anche come coristi.
Il "Long Corridor", le cui 72 stanze erano usate per conservare le offerte sacrificali per le due cerimonie annuali dell'imperatore in questo tempio, è ora un teatro per le moltitudini di improvvisati cantanti od attori che qui cercano di attirare l'attenzione del pubblico mattiniero ma soprattutto degli impresari artistici.
Molti cantanti sono accompagnati dal suono di una specie di cetra, altri da un percussionista che usa due semplici pezzi di legno. Si esibiscono da soli od in coppia. Il repertorio è composto da canti popolari del sud della Cina o da canzoni dell'epoca maoista.
I verdi prati si trasformano in campi da gioco per uno sport che è una combinazione fra il tennis e l'arte marziale "tai chi".
Il secondo posto è conosciuto come "Hou Hai" (foto a sinistra) e ci potete andare in qualunque ora del giorno.
Qui l'aspetto commerciale di Pechino si incontra con quello storico senza creare conflitti.
Questa area è contraddistinta da ben conservati "hutong", che sono le tipiche case di Pechino che sono state costruite per la prima volta durante l'occupazione mongola.
Gli “hutong” sono disposti attorno a tre canali che erano usati, in tempi remoti, per trasportare i cereali destinati all'imperatore che stava rinchiuso nella "Città Proibita".
I canali dipartono da tre distinti laghi.
"Hou Hai" è il nome del "lago posteriore", e l'area circostante è ora il luogo alla moda per l'intrattenimento serale.
I bar ed i ristoranti si affacciano direttamente sul lago. La maggior parte degli edifici è su due piani ed il piano superiore è stato trasformato in terrazza dove ci si può accomodare da primavera fino a tardo autunno.
Le strade sono state rifatte con lastre di grigia pietra arenaria in modo da ricordare le vie commerciali della vecchia Pechino.
Non si può recarsi a Pechino e non fare un giro per i suoi mercati, ne esistono tanti e tutti davvero interessanti.
Il mercato più famoso è il “mercato delle perle” frequentato moltissimo dai cinesi, dove si può trovare di tutto (maglie, scarpe, borse, orologi, occhiali, valigie, seta) a prezzi stracciati.
Una sosta, più che altro per curiosità, va fatta ai magazzini di Stato, cosiddetti dell’Amicizia dove, nonostante alcune modifiche strutturali degli ultimi anni, avete la netta impressione di trovarvi in un paese comunista, dove tutti i negozi avevano la stessa impronta, un’esperienza decisamente interessante.
Pechino è una città piena di contrasti, dove affianco al traffico caotico ed alle nuove costruzioni ancora oggi puoi fermare il tempo rifugiandoti nei suoi parchi o all'interno di qualche tempio.
In conclusione volevo farvi riflettere che andare in Cina non significa solo allontanarsi di 7.000Km dall’Italia ma bensì di entrare in un'altro mondo ed un'altra realtà molto diversa dalla nostra; se entri in un'altra realtà per giudicare e paragonare non potrai apprezzare le sue bellezze.
Una persona che si reca in Cina e la vuole apprezzare, deve andare con lo spirito di apprendere e non di giudicare, ossia deve essere un inguaribile viaggiatore e non un semplice turista.
Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: I figli prediletti di Liverpool: The Beatles oppure Dove osano le aquile oppure La Polinesia francese autentica: Maupiti
oppure La Bolivia
SCHEDA TECNICA PECHINO
Per ulteriori informazioni:Ambasciata cinese in Italia
Via Bruxelles, 56 - 00198 Roma
Tel: +39-06-8413458 - Fax: +39-06-85352891
Email: [email protected]
Siti Web:
Ufficio turistico della Cina: http://old.cnta.gov.cn/lyen/index.asp (in inglese)
Ufficio turistico di Pechino: http://www.blogger.com/www.ebeijing.gov.cn/ (in inglese)
Come si raggiunge:
In aereo:
Il modo migliore per raggiungere Pechino è l’aereo
Le maggiori compagnie aeree hanno dei collegamenti quotidiani con Pechino.
In treno:
Anche se ci si impiega diversi giorni, Pechino è raggiungibile anche via treno in Italia.
Bisogna raggiungere Venezia dove si prende il treno Venezia – Budapest.
Arrivati a Budapest si deve cambiare treno e prendere il treno Budapest – Mosca per poi cambiare di nuovo in quanto da Mosca partono i treni Trans-Mongolia e Trans-Manciuria che arrivano fino a Pechino.
E’ un modo molto lento ma molto affascinante, per ammirare una parte dell’Europa e dell’Asia, consigliato agli inguaribili viaggiatori amanti dell’avventura e che non hanno fretta di arrivare.
Ambasciata:
Ambasciata d'Italia a Pechino
2, San Li Tun Dong Er Jie - 100600 Beijing - CHINA
Tel.: +86(10) 65322131 - fax: +86(10) 65324676
Email: mailto:[email protected]
Web: http://www.ambpechino.esteri.it/
Documenti: Per i cittadini italiani serve il passaporto con validità residua di almeno sei mesi più il visto da richiedere all’ambasciata cinese in Italia
Via Bruxelles, 56 , 00198 Roma
Tel: +39-06-8413458 - Fax: +39-06-85352891
Email: [email protected]
Web: http://it.china-embassy.org/ita/
Fuso orario: + 7 ore rispetto all’Italia ;+ 6 ore quando in Italia vige l’ora legale.
Voltaggio energia elettrica: Tensione: 220 V - Frequenza: 50 Hz - prese internazionali tipo C, I, G,
Valuta: La valuta in corso è il yuan che equivale a circa 0.11 Euro
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna.
Periodo consigliato: Primavera ed autunno.