Microchip per controllare i dipendenti comunali
Traduzione automatica di google dell’articolo precedente
A conferma di quanto avevamo già scritto su questo blog poco tempo fa, ecco alcuni articoli della stampa greca che confermano la volontà dell’amministrazione comunale di Trikala di inserire un microchip nei propri dipendenti.
Traduzione dell’articolo Ελέγχουν υπαλλήλους με μικροτσίπ pubblicato sul sito news247
Kαλώς ήρθες Big Brother !!!!
Trikala. Utilizzare microchip col pretesto di verificarne l’assenteismo di funzionari comunali.
Il comune ha iniziato una ricerca di mercato per ottenere il miglior apparecchio ad un prezzo accessibile. L’Assessore alle Finanze Stournaras George, ha dichiarato:“E’ imperativo ottenere dei dati sull’impiego del tempo dei funzionari, per il corretto funzionamento del comune, e credo che la soluzione sarà l’acquisizione di microchip da applicare a tutti i dipendenti comunali .
Penso che la fornitura di una macchina sofisticata potrà monitorare l’arrivo e la partenza dei dipendenti comunali in tutti i servizi.”
possiamo leggere (magari con l’aiuto di un traduttore automatico) una storia un po’ più dettagliata su questi “terribili dipendenti comunali” che sarebbero sfuggiti ad ogni tentativo delle istituzioni locali di farli rigare dritti, e sull’incredibile inettitudine delle istituzioni locali a controllare le persone che lavorano sotto il loro naso.
Possiamo davvero credere che non abbiano trovato nessuna alternativa valida all’inserimento di un microchip nelle mani dei dipendenti? Ed in base a quale legge potrebbero mai ordinare un simile intervento che si profila in ogni caso come un intervento medico-chirirugico?
Il tutto puzza un po’ troppo di uno sporco pretesto per far pian piano digrire alla popolazione la presunta utilità di questo aggeggo infernale, potenzialmente pericoloso per la salute, che può servire come strumento di manipolazione mentale, financo di tortura. E che dire del fatto che il chip può essere clonato?
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