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Una donna un pò diversa?

Da Marypinagiuliaalessiafabiana
Nonostante l’ultimo schifo della Tre che poi non è stato nemmeno accolto come spot svilente dallo Iap (doppia delusione), mi hanno segnalato alcune pubblicità che risalgono a questa estate. Analizzandole non mi sembrano nemmeno tanto sessiste. Una donna un pò diversa? Questo è il primo spot. La protagonista è una donna e non è la solita bambola sexy che serve soltanto per stimolare gli ormoni impazziti dell’altro sesso. E’ una donna che conosce alcune nozioni di meccanica senza bisogno di essere sexy per saperlo fare (come invece succedeva con Belen in uno spot Tim). Raoul Bova (anch’esso inapace di saper aggiustare un auto, altro stereotipo sfatato) alla fine preferisce scegliere lei che la bambola sexy stereotipata che non conosce una minima nozione di meccanica. Come possiamo interpretare lo spot? Come uno spot che sfata gli stereotipi di genere o l’ennesimo spot sessista che ci offre il binomio della bruttina=intelligente e della bella=oca? Una donna un pò diversa? Il secondo non è uguale, è un pò diverso. Infatti qui Bova ricorda a Mannino che come lei non c’è nessuna. Come dire: tutte le altre sono come quella là, mentre alla fine è lei ad assomigliare alla donna media. La 3 è l’unica ad aver avuto qualche volta testimonial femminili meno stereotipate  (come questa volta accanto a dei belloni), tra queste la Littizzetto ma ne ha avute altre che non ci rendevano per niente giustizia come Paris Hilton. Mi è piaciuto molto che la Tre abbia poi assunto Luciana Littizzetto facendole recitare la parodia di Paris Hilton.   Ma non si può dire di certo che la Tre non voglia affatto adeguarsi alla concorrenza nel modo di comunicare con i proprio clienti, l’ultimo spot ne è un esempio. Cosa ne pensate di questi spot? Stereotipati o no?

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