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Una fiera per il fumetto: Paderno Comix

Creato il 21 novembre 2011 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Una fiera per il fumetto: Paderno Comix> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="212" alt="Una fiera per il fumetto: Paderno Comix >> LoSpazioBianco" class="size-medium wp-image-41016 alignleft" />Sul suolo italico si sviluppano moltissime fiere del fumetto, eventi che si ripetono annualmente nel contesto di una determinata città e che sono occasioni per celebrare ognuna in modi e circostanze diverse il panorama fumettistico.
Dalla più grande e importante, Lucca Comics & Games, passando per quelle più o meno imponenti ma comunque con molte edizioni sulle spalle come la milanese Cartoomics o Torino Comics, si arriva fino a realtà più piccole e modeste, che però non è detto che siano prive di mordente.

Nella settimana dal 7 al 13 novembre si è svolta la prima edizione di Paderno Comix, fiera del fumetto situata nella città di Paderno Dugnano – a nord di Milano – che ovviamente per vari motivi non può competere con le grandi manifestazioni citate prima. E’ il primo anno che viene realizzata, è in un piccolo centro… tanti motivi intuibili.
Ma quello che è importante notare è lo spirito con cui è stata portata avanti questa iniziativa. Nell’ottica della diffusione del fumetto all’interno della società un’occasione come questa è sicuramente di primaria importanza. Perché è sì un termometro importante che Lucca Comics quest’anno abbia battuto i record di presenze, ma forse un riscontro paradossalmente anche più rilevante è che un’iniziativa nata dal basso, con poche pretese e in una città di provincia, sia durata una settimana con una buona alternanza di eventi e abbia riscosso un certo successo, non solo verso i soggetti interessati ma anche verso la gente comune del luogo che, invogliata anche dall’ingresso libero, ha partecipato incuriosita.

Una fiera per il fumetto: Paderno Comix> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="300" width="225" alt="Una fiera per il fumetto: Paderno Comix >> LoSpazioBianco" class="size-medium wp-image-41018 alignright" />A questo proposito, è bello notare come la location messa a disposizione per la fiera sia stata la biblioteca comunale, il luogo culturale per definizione, dove il fumetto si è trovato ad essere di casa. La qual cosa non è affatto scontata, anche se per gli appassionati pare esserlo: non basta la diffusione in libreria di volumi particolari o di nomi di richiamo e non basta il termine “graphic novel” per sdoganare una realtà narrativa come quella del fumetto, che presso il classico uomo della strada sarà sempre assimilabile a qualcosa che, nel migliore dei casi, resta comunque inferiore alla "narrativa standard". Ecco perché invece una manifestazione come quella di Paderno Comix, che mette in luce il fumetto come qualcosa dotato di una sua precisa identità e dignità, risulta essere un lavoro importante e lodevole.

Con una mostra dedicata al manga, due convegni (una sulla storia del manga, l’altro su grafica e stampa) e una mostra mercato che chiudeva la settimana di fiera durante lo scorso weekend, Paderno Comix ha attirato un buon numero di visitatori eterogenei, dagli appassionati ai bambini alle famiglie, in un contesto di celebrazione del fumetto come forma d’arte.

La manifestazione, nel giorno di sabato 12, ha avuto modo di ospitare anche alcuni autori di fumetti italiani: Eleonora “Lola” Airaghi, disegnatrice di Dylan Dog, e la coppia formata da Teresa Radice e Stefano Turconi, rispettivamente sceneggiatrice e disegnatore per Topolino. A proposito di sceneggiatori Disney, ha avuto modo di partecipare anche Roberto Gagnor. La presenza di questi nomi sicuramente contribuisce a sviluppare quell’attenzione verso il medium fumetto di cui parlavo sopra, e vedere gente di tutti i tipi assieparsi attorno ai banchetti su cui gli autori disegnavano è uno dei risultati migliori che si potessero osservare.
Accanto a questo, ecco il torneo di carte Magic The Gathering e la sfilata cosplay, a testimoniare anche il lato ludico dell’ambiente fumettistico e della fantasia. Com’è giusto che sia.
Insomma, l’organizzazione di Paderno Comix ha costruito la fiera in modo intelligente ed equilibrato riuscendo a dare uno spaccato ricco di sfaccettature di cosa è il fumetto, una visione interessante sia per chi vive questo ambiente in prima persona tutti i giorni sia per il visitatore occasione che ha voluto affacciarsi a questo ambiente, nobilitato dal luogo in cui si svolgeva.
E’ nata anche una pagina di Facebook dedicata all’evento (www.facebook.com/padernocomix) che è sicuramente un altro modo per testare la riuscita della fiera.

Vista la particolarità di Paderno Comix ho pensato di contattare Lavinia Caradonna, una ragazza che si è occupata attivamente dell’organizzazione dell’evento mettendo in gioco la sua grande passione per il fumetto e il suo tempo, per porgerle alcune domande.

Intervista a Lavinia Caradonna

Una fiera per il fumetto: Paderno Comix> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="214" width="286" alt="Una fiera per il fumetto: Paderno Comix >> LoSpazioBianco" class="size-medium wp-image-41017 alignleft" />Da chi e come è nata l'idea di fare una Paderno Comix? Chi ha sostenuto l'iniziativa?
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: l'idea è tutta dei ragazzi dell'associazione Paderno 7.0 On Air (www.paderno7onair.it), in particolare Francesco Rienzo e Francesco Bruscolini (presidente e vice). Questa associazione si è distinta, sin dalla sua nascita un paio di anni fa circa, per l’intento di ravvivare Paderno Dugnano organizzando eventi, soprattutto culturali. Paderno Dugnano è un paese alle porte di Milano e come tale “soffre” della presenza della metropoli a poca distanza. Nonostante sia un paese piuttosto grande (conta circa 47.000 abitanti) si ha sempre l'impressione di essere in una “città-dormitorio”.
Diciamo quindi che il Paderno Comix, ma anche le altre iniziative dell'associazione, cercano proprio di evitare questo: l'appiattimento, possa essere culturale o meno. Dopo il successo delle prime iniziative organizzate in collaborazione con Tilane, il nuovo centro culturale della città (www.tilane.it), si è deciso che si poteva provare una cosa nuova. Così, a grandi linee, è nato Paderno Comix. Ovviamente la parte del leone l'ha fatta una certa curiosità e passione per il fumetto.
Per quanto riguarda il sostegno, il comune e l'assessorato alla cultura hanno patrocinato il Paderno Comix, anche perché si è svolto tutto nella già citata Tilane, complesso che comprende anche e soprattutto la biblioteca; stiamo quindi parlando di un'area di proprietà del comune e in quanto tale non avrebbe potuto essere occupata in altri modi. Il sindaco inoltre è stato presente durante il primo convegno sulle origini del manga, ha visitato la mostra correlata e ha fatto da giudice alla gara di cosplay.

Quante persone si sono occupate materialmente dell'organizzazione dell'evento? Quanto è stato difficile mettere in piedi una fiera di questo tipo?
Le persone che si sono materialmente occupate dell'organizzazione sono circa una decina, tra appartenenti all'associazione e amici chiamati ad aiutare. Ovviamente il pensiero è rivolto a tutti, anche chi ha provveduto con piccole cose come i bibliotecari della Tilane che sono stati veramente molto gentili e disponibili per tutta la settimana, mettendoci a disposizione tutto lo spazio e il materiale necessario.
Difficoltà ce ne sono state, sia a livello tecnico che organizzativo. Per fare un esempio, la campagna pubblicitaria cittadina è stata un po' povera e male organizzata, i manifesti dell'evento non sono stati adeguatamente affissi in tutto il comune e questo ha avuto una ricaduta soprattutto sulle aree leggermente più lontane dall'epicentro della fiera. Non tutti frequentano la biblioteca, così come non tutti leggono il giornalino comunale (La Calderina) sulla quale l'evento è stato giustamente segnalato e pubblicizzato.
Credo dunque che affermare di non aver avuto difficoltà sarebbe veramente molto strano per una fiera appena nata. Fortunatamente abbiamo avuto un riscontro molto molto buono e queste difficoltà ce le siamo quasi dimenticate!

Una fiera per il fumetto: Paderno Comix> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="225" width="300" alt="Una fiera per il fumetto: Paderno Comix >> LoSpazioBianco" class="size-medium wp-image-41019 alignright" />Che tipo di pubblico pensavate di attirare, e quali tipi di visitatori hanno partecipato alle iniziative di Paderno Comix?
Innanzitutto i giovani padernesi! Anche se poteva sembrare un po' settoriale - non a tutti piacciono i fumetti - l'intento principale resta sempre quello di movimentare Paderno Dugnano. Ovviamente devono essere iniziative che coinvolgano in primissima persona chi le organizza altrimenti sarebbe tempo perso. Pur non facendo parte dell'associazione ho potuto constatare la passione messa nel preparare il Paderno Comix e sono stata davvero contenta di averli aiutati. La risposta è stata eterogenea: abbiamo visto appassionati giovani e meno giovani, famiglie, curiosi provenienti dai paesi limitrofi, persone che ci hanno scelto per passare dei giorni un po' diversi.
Questo vale per tutti gli eventi in programma: la mostra e il convegno sul manga, per esempio, che avrebbero potuto richiamare solo gli amanti del genere, hanno invece avuto un ottimo esito anche presso chi il manga non lo conosceva e per questo ha pensato bene di assistere e farsi “acculturare” dal nostro esperto “mangofilo”, nonché curatore della mostra, Matteo Noto.
Lo stesso discorso credo si possa fare per la sfilata dei cosplay: molti spettatori non conoscevano proprio per nulla questa “pratica” e ne sono rimasti curiosamente colpiti!

Che importanza ricopre, per chi ha organizzato un evento simile, l'opportunità di poter espandere la cultura del fumetto anche nei piccoli centri? E' da leggere in tal senso la bella scelta di non far pagare alcun biglietto d'ingresso?
La risposta è in parte nella domanda: il fumetto è cultura! Certamente voler dimostrare di poter fare cultura con il fumetto era uno degli obiettivi, in più dimostrare che non solo si poteva fare anche a Paderno Dugnano ma, soprattutto, che fosse una scelta vincente.
Far pagare un biglietto d'ingresso sembrava un po' eccessivo, non avevamo nessuna garanzia di riuscita e forse questo costo avrebbe potuto essere un freno per chi voleva venire a dare un'occhiata.
La "politica" del Paderno Comix è stata voler offrire il massimo a costo zero... E così è stato!

In conclusione

Anche dalle parole di una diretta interessata, insomma, mi pare di leggere gli intenti che hanno animato la nascita e lo sviluppo di questa Paderno Comix: amore per il fumetto in tutte le sue declinazioni, interesse verso la cultura e la diffusione dell’idea che fumetto e cultura non solo non siano parole antitetiche, ma addirittura che possano facilmente combaciare.
Questa prima edizione della fiera padernese, insomma, è un ottimo esempio di come anche in piccole realtà sia possibile realizzare qualcosa di importante per questo medium spesso bistrattato.


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