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Una foto. Solo una foto.Parlo di foto di carta, quelle in...

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Una foto. Solo una foto.
Parlo di foto di carta, quelle in voga fino a non più di dieci anni fa, quando furono sostituite dalle pixelose unità che appena clicchi spariscono. Ne fai 240 in una vacanza, non più 24, ma il grosso è da buttare.
Il consumismo è arrivato anche nella gestione dei ricordi.
Sono particolarmente sensibile sull'argomento, perchè come forse ricorderete non avevo fatto il back up delle foto della mia gravidanza e se ne sono andate per sempre quando l'hard disk ha deciso di lasciarci.
Pazienza, lacrimuccia.
Erano meglio le Polaroid, che al massimo scolorivano un po', lasciando occhi sgranati sulla pelle candida.
Dicevo, quanti ricordi evoca una singola foto?
Se vado a riguardare le foto del liceo... Ero una gran rompiballe, mi aggiravo per i corridoi cercando di carpire il maggior numero di foto possibili (con gran gioia dell'Ottica Centrale incaricata dello sviluppo: avrei potuto diventare socia per tutti i soldi che ci ho lasciato, ma quanto costava la stampa delle foto? Per forza la Kodak adesso è fallita).
Forse sempre per il solito discorso, paura e certezza che un giorno tutto sarebbe finito.
In compenso ho una dozzina di albumini che ritraggono nasi, lembi di giacche (compresa quella del MioAmore, che non era ancora IlMioAmore ma solo il compagno di classe di Cip e Ciop), book completi di quelli che mi piacevano (mi piaceva un ragazzo diverso ogni settimana, e ovviamente non ero mai ricambiata), bicchieri e pizze.

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