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Una giornata col foro stenopeico

Da Marcoscataglini
Ieri me ne sono andato a fare un giro in bicicletta verso Marta e il Lago di Bolsena, portando con me una fotocamera stenopeica, autocostruita partendo da un barattolo (la confezione di un profumo della Fiorucci: molto elegante, nel suo color rosso fuoco!) acquistato per un euro in un negozio di roba usata. Prima, però, mi sono fermato a recuperare una "lattina stenopeica" che avevo sistemato per sperimentare la tecnica delle esposizioni lunghissime...
Una giornata col foro stenopeico
Lo so che a vederla sembra solo una foto un po' mossa e assai poco nitida. Ma questa immagine ha una sua storia. E', come dicevo, un esperimento di esposizione molto prolungata, una specie di "solargraphy", ma senza la traccia del sole, e senza che la pellicola (in questo caso carta fotografica bianco e nero) sia sviluppata, ma solo fissata (in pratica un lumenprinting, per chi sa di cosa si tratta).
Il soggetto è un casale diruto, vicino il Marta, a Tuscania, nell'area di Salumbrona. La fotocamera è stata collocata il 24 maggio ed è stata recuperata ieri. In totale, oltre un mese di esposizione! Purtroppo, la fotocamera stessa è stata utilizzata come posatoio da qualche uccello (a giudicare dalle cacchine...), il che ha provocato, a lungo andare, un leggero disallineamento, il che spiega la doppia immagine. Che però, per quanto mi riguarda, aumenta il fascino della foto.
Un mese di sole e di pioggia, di passaggi di animali e persone, di stelle e nuvole, di sole e lucciole, tutto condensato in una singola immagine. E' questo il senso del progetto che sto portando avanti, i cui primi risultati saranno presentati a Ottobre a Bomarzo (in un evento sulla fotografia stenopeica che sto organizzando e di cui vi dirò più avanti)!
Raggiunto il lago, ho realizzato un'immagine dell'isola Martana dalla spiaggia, ieri deserta a causa del forte vento di maestrale: condizione ideale per un fotografo, assai meno per i bagnanti!
Una giornata col foro stenopeico
E infine, eccomi a Marta, il cui borgo antico è tra i più fotogenici della zona, anche grazie ai passaggi voltati, alle scalinate, ai vecchi muri. Eppoi, si può lavorare con tranquillità, sebbene i pur rari passanti sgranassero gli occhi nel vedere un tizio scapigliato, in bicicletta, sistemare su uno stativo un barattolo rosso, la cui funzione deve apparire misteriosa!
Una giornata col foro stenopeico
A ogni modo, dopo un'esposizione di circa 5 minuti, ecco il risultato. Non male, direi!
 Una giornata col foro stenopeico
Ho utilizzato anche la forma più semplice, economica e portabile di "Can Camera" possibile: un barattolino dei rulli 135 (quelli di plastica, neri), convertito a fotocamera stenopeica con cinque minuti di lavoro e che funziona egregiamente. Basta un pezzettino di carta bianco e nero e la magia ha inizio!
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