“Non sono scappata. Semplicemente ho scelto di vivere in una nazione, l’America, che mi ha dato opportunità uniche per perseguire i miei interessi ed applicarli al meglio“: è di una lucidità impressionante l’analisi di Chiara Daraio, 33enne professore ordinario di Ingegneria Aeronautica e Fisica Applicata al prestigioso Caltech di Pasadena (Usa).
Chiara ha una particolarità: insieme all’altro scienziato Maurizio Porfiri, è entrata nella Top Ten degli scienziati “under 40″ più promettenti negli Usa. Un riconoscimento straordinario, che conferma -una volta di più- la straordinaria validità dei nostri giovani ricercatori e professori all’estero.
Chiara arriva negli Usa già negli anni della formazione universitaria italiana (Facoltà di Ingegneria Meccanica): successivamente alla laurea -a soli 23 anni e con menzione d’onore- fa ritorno all’Università della California, per conseguire un Master e un dottorato in Scienza dei Materiali e Ingegneria. Proprio nel corso dell’ultimo anno di dottorato le giunge l’offerta del Caltech, che la contatta per una posizione di Assistant Professor: lei accetta, e nel corso dei successivi cinque anni si snoda la sua intera carriera, che la porta a diventare professore ordinario.
Recentemente, giunge anche la scoperta che la proietta nell’Olimpo dei giovani scienziati più promettenti negli Usa: quella delle lenti acustiche non lineari, potenzialmente in grado di rivoluzionare il mondo della medicina, sia a livello di interventi, sia di esami sui pazienti. “Il mio ambiente di lavoro in California si fonda sul rispetto reciproco, sull’onestà e sulla meritocrazia. Un buon modello da esportare“, afferma, con grande onestà intellettuale, Chiara.
Ospite della trasmissione è Simone Gamba, 29enne assegnista di ricerca al Politecnico di Milano. Simone ha recentemente vinto il riconoscimento “Debutto nella Ricerca”, assegnato dall’Eni. Con lui discutiamo le numerose sfide, per un giovane ricercatore che intende affermarsi professionalmente in Italia.
Nella rubrica “Spazio Emigranti” apriamo la consueta finestra mensile sul network “Italiansonline”, la più grande comunità -virtuale e non- di giovani professionisti emigrati. Questa settimana facciamo tappa a Barcellona, una delle città-simbolo della nuova emigrazione professionale. Ne parliamo con Marco Barlocci, amministratore di IOL Barcellona.
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La discussione di questa settimana: “Quando si parla di giovani talenti all’estero: è più corretto definirla “fuga” di professionisti dall’Italia, oppure non è meglio ribaltare il concetto? Non è forse il “team-Italia” che si priva delle sue star migliori, incapace ormai di trattenerle? E rischia -di conseguenza- la Serie B (o C) delle potenze mondiali?”
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Alla prossima puntata: sabato 1° ottobre, dalle 13.30 alle 13.55 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!