Una lettera di Cyprian Kamil Norwid

Da Paolo Statuti

C.K. Norwid

   Nella raccolta di saggi intitolata Czytając (Leggendo, Ed. Znak, Cracovia 1990), del noto scrittore e pittore polacco Józef Czapski (1896-1993), ce n’è uno del 1944 dedicato al grande poeta Cyprian Kamil Norwid (1821-1883). In esso Czapski riporta una lettera di Norwid scritta a Parigi nel 1862 e indirizzata a Konstancja Górska – per molti anni amica anche di Adam Mickiewicz. “Norwid frequentava il suo salotto – scrive Czapski – ma egli non era un ospite facile, perché esigeva sempre dalla gente che frequentava un alto livello morale, e ignorava qualsiasi meschinità. In una sua lettera Norwid aveva scritto: «La verità è nella rotazione dei pianeti nel cosmo e in un granello di sabbia, nel cuore, in una tasca e dappertutto – altrimenti si tratta solo di facezie». Nella lettera inviata a Konstancja Górska, scritta dopo una serata trascorsa probabilmente nel salotto della nobildonna, o in quello di amici della stessa, dove per due ore era rimasto seduto in silenzio in un angolo, Norwid contrappone in una sintesi geniale la grandezza alla nullità dell’uomo”.

   19. V. 1862

   Nel 1848, passando su queste piatte pietre, per le quali lungo i viali si arriva alla Madeleine, bisognava superare con cautela un rivo di rosso sangue umano che scorreva sulla strada, dalla parte del Ministero degli Esteri.

   Questo sangue era versato da moribondi, che forse si sbagliavano, ma versavano il sangue da tutte le loro vene, affinché quelli che sarebbero vissuti dopo la loro morte, fossero più liberi, più nobili e più felici.

   Io con le mie scarpe superavo questo rivo di sangue umano.

   Qualche anno fa, presso Solferino, morirono sul campo cinquantamila cuori umani, morivano in dolori strazianti – le loro viscere erano sparse in terra – il sole splendeva – il marciume si spandeva – i cani leccavano i corpi dei morti. Erano uomini, amati da madri e sorelle e caduti, affinché quelli che sarebbero vissuti dopo la loro morte, fossero più nobili e più felici.

   Qualche settimana fa in America ottantamila cadaveri in un giorno hanno disseminato le loro viscere rosse di sangue versato, affinché coloro che sarebbero vissuti dopo la loro morte, fossero almeno un po’ più nobili e felici.

   Tra qualche giorno a Roma si riuniranno i vescovi, per elevare i nomi dei martiri del Giappone sugli altari, dove si mette il Sacramento, e per adorarli nei secoli nel fumo dell’incenso.

   Qualche settimana fa, nel giorno di Pasqua, milioni e milioni di persone nel mondo hanno accolto Dio nelle loro viscere, con il cuore e con la lingua.

   Voi signorina Konstancja Górska siete stata molto benevola, chiedendomi di credere che l’uomo è una nullità e uno zero.

   La signora Essakoff si meraviglia molto che si possa sedere in un angolo per due ore, tacendo tutto il tempo.

   Anetta prepara il tè – Rotschild gioca in borsa – la signora Franciskowa Potocka si sposa, la signora X si è punta un dito con uno spillo – il signor O. annusa il tabacco.

   L’uomo è una nullità.

   Vostro umilissimo servitore

   C. Norwid

   Invio questa lettera di Norwid a tutte le persone interessate in ogni parte del mondo.

  

 (C)by Paolo Statuti  



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