Magazine Cultura
Una lettera maschile per: Se la donna fosse un elefante, cosa posso chiedere di più alla vita... TANTE ALTRE :-)..
Creato il 22 settembre 2010 da Milemary
Ciao Maryline,bello il tuo libro. Accattivante nella sua variegata costruzione.Mi sono piaciuti in particolare i racconti intorno all'associazione Aiuto donna e di Piccola Venere.Ed anche i retroscena della tua storia personale.Anch'io sono curioso... L'eterna contrapposizione, oggi ancor piu' evidente, tra l'uomo e la donna.Devo dire che ho avuto l'impressione che la tua posizione sia razionalmente per un incontro collaborativo tra questi due mondi (in alto a pag. 265), ma sta nella "pensata" irrazionale, di pancia, a metà di pag. 262 la tua verità.Mi pare tu dica: "meglio che senza amiche".O no ?E' vero che noi uomini siamo un pò invidiosi della capacità delle donne di parlare e di raccontarsi tra di loro...Buona continuazione di agosto.CiaoMario-0-Carissimo Mario,come ti avevo accennato in una mail in risposta alla tua, avrei desiderato risponderti con calma, e così ho rimandato per settimane. Mi spiace. Sono le 6:43 sono in piedi da ore e sono già in apnea, ma ci provo...Sei uno psicologo quindi sai meglio di me che è difficile discernere razionale da irrazionale. Ci s'inganna spesso anche quando si vuol essere sinceri... il tempo aiuta a capire credo quello che ci governa e questo libro mi ha aiutata a mettere ordine nel mio essere donna. Quindi, sperando di non ingannarmi, ti rispondo d'istinto (ossia con la voce razionale dell'irrazionalità, credo):Quello che cogli a pagina 262 non è la mia verità, è la mia scoperta.Dopo aver trascorso la mia infanzia bistrattando il mio lato femminile (e quindi le donne che mi circondavano) - perché troppo tesa a capire l'universo sconosciuto dell'altra metà del mondo che aveva il potere di far nascere sorrisi o di scatenare tristezze infinite nelle donne che mi circondavano - con la scrittura ho capito che, se ho potuto andare verso l'Uomo e quindi firmare dentro di me un tregua in questa guerra dei sessi, è stato ANCHE grazie alla solidarietà delle donne della mia vita. Non dovendo viverle come nemiche, ho potuto concentrarmi sulla mia scoperta dell'ignoto. Ecco perché arrivo a dire "tra amiche è meglio". SOLO se le donne non avranno più paura di rivali femminili, potranno smettere di sentirsi costrette a diventare UOMA, e solo se sapremo rimanere DONNE potrà esserci una pari dignità. Quindi, in cuor mio e con tutte le mie forze, credo che le fondamenta della parità sono state gettate dalle femministe - e sono solide anche se sono solo fondamenta ancora - ma solo insieme (ossia fra donne solidali e non più rivali, e con la complicità degli uomini) potremmo costruire la pari dignità tra uomini e donne.Ecco spero di aver risposto alla tua domanda.Inutile dirti che questa risposta era solo "dovuta", rimane il desiderio di parlarne insieme a voce, perché solo con il confronto verbale si riesce a "crescere".Un abbraccio Mario di cuore e grazie per questa tua complicità.
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